|
Osservatorio Calamandrana sul carcere di San Vittore "per la trasparenza e l’umanizzazione in carcere"
Da molte parti si sente l’esigenza di presentare alla società civile un’immagine della realtà carceraria più fedele di quella, spesso strumentale e distorta, fornita dai media. A questo scopo, e anche per dare voce alle esperienze di quanti operano da volontari all’interno del carcere e spesso si trovano ad affrontare situazioni di grande emergenza e di lesione dei diritti fondamentali, abbiamo inteso avviare un bollettino con scadenza bimestrale rivolto soprattutto all’esterno, dal titolo: "Osservatorio Calamandrana". Il titolo che abbiamo scelto esprime l’intenzione di concretizzare gli obiettivi indicati nel documento "Carta di Calamandrana" che alleghiamo, pubblicato sulla rivista Magazine 2, relativo a un convegno tenuto a Calamandrana, un paese del Piemonte nell’ottobre del 2000. Pensiamo che questo bollettino possa essere uno strumento semplice ma utile anche per la vostra attività professionale, politica o comunque di solidarietà con i più emarginati. I documenti originali- che vengono riprodotti nel bollettino senza indicazione del nome e del reparto del loro autore (salvo sua autorizzazione), si trovano presso nostri archivi. La carta di Calamandrana
Per l’umanità della giustizia e per la giustizia all’umanità:
9 ottobre 2000
Proposta e coordinamento della stesura: Alessandro Merluzzi. Tra gli altri hanno sottoscritto: Giancarlo Caselli, Don Luigi Ciotti, Sergio Cusani, Luigi Pagano "Ad una breve lettura, quella che è stata chiamata la Carta di Calamandrana potrà sembrare un documento scarno, sintetico ( ma anche i Dieci Comandamenti lo erano…) I temi sviluppati nel convegno, invece – posso assicurare – ponevano tutta una serie di punti fermi, chiari, rispetto alle polemiche di questi giorni, denunciando la falsa contrapposizione tra le istanze di sicurezza sociale e le iniziative trattamentali dei detenuti. Gli interventi del neo Direttore Generale dei D.A.P. Caselli, di Don Luigi Ciotti, del senatore Meluzzi hanno, invece, sottolineato come sia vero l’esatto contrario, ovvero che solo una detenzione rispettosa dei diritti dei detenuti e determinata in termini trattamentali (specie per gli autori di reati cosiddetti di microcriminalità) può tentare di garantire la società da fenomeni di recidivismo e da reati tragicamente banali".
Luigi Pagano Per informazioni, segnalazioni e adesioni rivolgersi a Gruppo Calamandrana Presso Lega dei Popoli, via Bagutta 12 Milano tel. 02780811 e-mail gruppocalamandrana@libero.it Sito internet: http://calamandrana.interfree.it
|