Bollettino n° 17

 

Osservatorio Calamandrana sul carcere di San Vittore

"per la trasparenza e l’umanizzazione in carcere"

Bollettino n° 17 – ottobre 2005

 

Un augurio al Garante della Provincia di Milano

Richiediamo il Difensore Civico dei diritti dei detenuti

Un augurio al Garante della Provincia di Milano

 

Al Garante Giovanna Fratantonio,

già nel 2003 insieme a tanti avevamo scritto in questo nostro Bollettino sulla necessità e sull’urgenza di avere anche a Milano un Garante per i diritti dei detenuti.

Qualche giorno fa in bacheca di un raggio di San Vittore si potevano leggere le informazioni relative al Suo ufficio.

I detenuti si sono rallegrati di questa notizia e ne sono stati un tantino stupiti, perché la coscienza di avere anche dei diritti si è affievolita con la permanenza in carcere. .

Eppure il bisogno di un Garante si è fatto molto sentire e le circostanze in cui una Sua attenzione può essere opportuna si sono accumulate. Infatti, come Lei sa benissimo, il detenuto nella consuetudine carceraria non ha strumenti e canali per far sentire le sue ragioni e può solo subire, irretito dalla paura del peggio. Qualcuno alla disperata si arrangia a scrivere direttamente al Ministro della Giustizia, come se non sapesse del sicuro insuccesso. Le facciamo molti auguri per il Suo lavoro, che ci sembra possa contribuire molto ad un miglioramento delle condizioni di vita dei carcerati.

 

Sollecitiamo il Parlamento per una legge nazionale sul Difensore Civico

 

Tutti i cittadini, per tutelare i propri diritti, possono rivolgersi a un Difensore Civico, ma i detenuti, che sono soggetti particolarmente deboli, non possono farlo

Il detenuto si trova ristretto in una condizione fortemente disagiata, dati i noti problemi di sovraffollamento, inadeguatezza degli edifici, insufficienza della situazione sanitaria, difficoltà nella comunicazione con i propri cari, ai quali si aggiungono i problemi meno noti ma ancor più rilevanti, del rischio della cella di isolamento, del rischio di dover subire talvolta le conseguenze della scarsa considerazione nella quale i detenuti sono spesso tenuti dal personale penitenziario.

Attualmente, in Italia, è il magistrato di sorveglianza che dovrebbe garantire le condizione di detenzione, ma l’eccessiva quantità delle sue funzioni gli impedisce di fatto di svolgere questo importantissimo compito. I parlamentari e i consiglieri regionali possono visitare le carceri, ma questo avviene in un modo saltuario, che incide scarsamente sulla situazione.

Occorre dunque una figura che abbia come compito specifico la tutela dei diritti dei detenuto. E questa figura è appunto quella del Difensore Civico, con pieni poteri di ispezione e controllo.

In molti campi la sua azione potrebbe rivelarsi preziosa: può intervenire a favore del miglioramento delle condizioni sanitarie, del regolamento interno, dell’ordinamento penitenziario, dell’informazione sul patrocinio gratuito, con una particolare attenzione alle due fasce dei detenuti più deboli: gli stranieri e i tossicodipendenti. E può sorvegliare e impedire gli eventuali abusi da parte del personale di sorveglianza che, comunque, è attualmente l’unico tramite con la direzione, dato che controlla e smista ogni reclamo e richiesta dei detenuti. Se la contrapposizione agente-detenuto sembra quasi ovvia, non devono venir meno, tuttavia, i tentativi di migliorarne le tensioni con vantaggi da entrambe le parti. Il sistema più efficace è certamente l’istituzione del Difensore Civico. Completamente indipendente nell’ambito dell’istituzione carceraria, il Difensore Civico, oltre ai poteri ispettivi, avrebbe anche poteri sanzionatori, qualora fallissero i tentativi di persuasione: potrebbe infatti effettuare in proprio perizie medico- legali e dichiarare pubblicamente il proprio biasimo, arrivando, al limite, al procedimento disciplinare.

A livello europeo il Difensore Civico è già presente in Gran Bretagna, Olanda, Austria, Ungheria, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Portogallo. Sollecitiamo l’azione del Parlamento, già bene avviata, per una legge nazionale sul Difensore Civico.

Per informazioni, segnalazioni e adesioni rivolgersi a Gruppo Calamandrana

Presso Lega dei Popoli, via Bagutta 12 Milano tel. 02780811

e-mail gruppocalamandrana@libero.it

Sito internet: http://calamandrana.interfree.it

Gli originali degli scritti pervenutici direttamente da detenuti sono a disposizione presso la nostra sede.

Maria Elena Belli, Nunzio Ferrante, Augusto Magnone, Maria Vittoria Mora, Mario Napoleoni, Dajana Pennacchietti, Gabriella Sacchetti, Sandro Sessa. Le Associazioni: Naga, Lega per i Diritti dei Popoli - Sez. di Milano.

 

 

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