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Il numero "zero" di Ristretti Orizzonti
Sommario
Così ci siamo presentati ai lettori
Dopo tanto silenzio, i detenuti del carcere Due Palazzi di Padova oggi "escono allo scoperto" con un giornale, che si chiama Ristretti Orizzonti e che nasce proprio dal desiderio di "allargare" gli spazi per raccontare pensieri ed esperienze dentro e fuori dal carcere. Ci sono in altri istituti italiani iniziative analoghe già consolidate, alle quali si affianca il nostro giornale, che offre una possibilità in più a chiunque abbia voglia di scriverci, di collaborare, di aiutarci a trovare un miglior collegamento tra il territorio e l’istituzione penitenziaria.
Scrivete alla redazione di Ristretti Orizzonti, casa di reclusione Due Palazzi - N.C., Via Due Palazzi 35/ A, 35136 Padova Questa è stata la prima redazione del giornale
Andrea Andriotto, Luciano Bonafini, Max Canducci, Michele Esposito, Tiziano Fabbian, Guido Galvan, Arjan Goga, Imed Mejeri, Francesco Morelli, Andrea Pausic, Nicola Sansonna, Nabil Tayachi.
Coordinamento redazionale
Ornella Favero
Perché "Ristretti"?
A chi sta in carcere il termine e "tristemente" noto. Per chi sta fuori serve invece una spiegazione: " ristretto", nel linguaggio burocratico -carcerario, significa "detenuto". Abbiamo scelto di chiamare così il giornale perché e certo che "dentro" si sta davvero stretti, ma di Queste "ristrettezze" fisiche e spirituali vogliamo cercare di parlare mantenendo viva più che mai l’ironia.
Impaginazione grafica
Classe IV C Tecnici della Grafica dell’I.P.S. per i servizi "G. Valle" di Padova Foto di copertina di Paolo Cesselli Disegni di Giovanni Bussu
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