Il
male che si nasconde dentro di noi
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Ristretti
Orizzonti
(Anno
15, numero 4 - Agosto 2013)
Editoriale
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Il
male ci riguarda tutti di Ornella Favero
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Il
significato e il valore delle narrazioni di Adolfo Ceretti, Professore
ordinario di Criminologia, Università di Milano-Bicocca, e Coordinatore
Scientifico dell’Ufficio per la Mediazione Penale di Milano.
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Capitolo
primo: Violenza, vendetta, “codice del disonore”
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Orgoglio,
onore, coraggio di Dritanet
Iberisha, Ristretti Orizzonti
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La
violenza che travolge i nostri famigliari nel momento del nostro arresto di
Oddone Semolin, Ristretti Orizzonti
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Donne
che conoscono il dominio delle mafie dall’interno di Renate Siebert, sociologa, è stata professoressa ordinaria di
Sociologia del mutamento
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Capitolo
secondo: La violenza che cancella le donne
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Una
persona che distrugge la sua famiglia non fa calcoli di pena di
Ulderico Galassini, Ristretti Orizzonti
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Violenza
fisica, violenza psicologica, violenza economica di Fanny Marchese, assistente sociale del Soccorso Violenza Sessuale e
Domestica della Clinica Mangiagalli
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Quella
spirale della violenza che comincia sempre da un amore molto romantico
di Francesca Archibugi,
regista e sceneggiatrice
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Capitolo
terzo: È possibile uscire dalla violenza senza infliggere ai violenti la
“cura Ludovico”?
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Nessuno
si senta fuori dal male, nessuno pensi di non fare il male di
Marina Valcarenghi, psicoterapeuta e psicoanalista
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Ho
incontrato in alcune mie esperienze carcerarie indifferenza e violenza di
Luigi Guida, Ristretti Orizzonti
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L’ospite
inquietante, indesiderato di
Mauro Grimoldi, Presidente dell’’Ordine degli Psicologi della Lombardia
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Capitolo
quarto: Quali narrative per le scienze che si occupano del male?
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La
narrazione giudiziaria e quella con al centro l’umanità degli individui di
Bruno Turci, Ristretti Orizzonti
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Una
narrazione che non ci inchiodi solo al momento del reato di
Sandro Calderoni, Ristretti Orizzonti
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Noi
siamo attraversati da un fascio di narrazioni di noi stessi di
Alfredo Verde, Professore straordinario di Criminologia presso l’Università
di Genova
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Capitolo
quinto: Alzi la mano chi ha voglia di fare l’innocente
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Un
carcere dove ti consigliano di trovare un modo per “ammazzare il tempo” di
Clirim Bitri, Ristretti Orizzonti
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La
possibilità di una riflessione che non lascia spazio al vittimismo di
Qamar Abbas, Ristretti Orizzonti
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C’è
bisogno di una contronarrazione, fatta di tante narrazioni di
Riccardo Iacona, giornalista, lavora all’ideazione e alla realizzazione
del programma Presadiretta
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Capitolo
sesto: Vittime e carnefici della violenza delle parole
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L’odio,
il rancore, il sentimento di vendetta di Elton Kalica, Ristretti Orizzonti
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Poi
un giorno ti guardi allo specchio e capisci che non c’è più motivo di
odiare… di Giovanni Ricci, criminologo e sociologo, figlio del maresciallo dei
carabinieri Domenico Ricci, uomo della scorta dell’onorevole Aldo Moro
assassinato nel rapimento del 16 marzo 1978
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Essere
vittime è anche un ergastolo di
Silvia Giralucci
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Tutti
mi chiedevano perché non parlavo mai di mio padre di Suela, figlia di Dritan
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Se
un giorno mio figlio potesse incontrare i figli di qualche terrorista di
Giovanni Ricci |
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