Numero giugno 2008

 

"Dieci anni di contro-informazione"

 

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Editoriale Parliamone 10 anni dentro Dentro e Fuori Spazio libero Egregio signor ladro... Donne dentro Redazione

 

Sommario

 

Editoriale


- Smontare i pregiudizi degli altri, ripensare le nostre parole 


Parliamone


- Ristretti Orizzonti non è mai stato il giornale del carcere, ma quello sul carcere e sulla pena
- Scrivere allenandoci ad ascoltare gli altri 


10 Anni Dentro


- Ci sono donne capaci di mettere in riga anche i più duri
- Ci sono carceri dove la vita detentiva è di una inutilità terrificante
- Tanto lavoro “matto e disperatissimo” 
- Ristretti: un sogno realizzato 
- Fare in modo che il carcere, se ci deve essere, abbia un senso 
- Un giornale per vivere una detenzione che mi aiuti a cambiare 
- “Ristrettamente” lungimirante 
- Ho imparato a confrontarmi, anche duramente, con gli altri 
- Qualcosa dentro di me si è liberato…
- La parola d’ordine è migliorarsi sempre
- Cambiare anche solo ascoltando 
- C’è bisogno di posti come questo per imparare a rispettare l’altro


Dentro & Fuori


- Raccontare il carcere più che parlare del carcere
- La stanza delle possibilità 
- Affrontare temi che scottano, come del resto scotta la vita
- Vivi e non morti in attesa di uscita


Spazio libero


- Un invito ai nostri lettori
- Da “Ragazze Fuori” l’augurio di continuare a scuotere l’attenzione delle persone distratte
- Mi auguro che anche nei prossimi anni sappiate sorprendermi
- Ristretti ma con ampi Orizzonti
- Sostituire nomi, volti e storie all’etichetta “ristretto” o “detenuto”
- Anche grazie a Ristretti sono un cittadino con la pelle più sensibile
- Sono una fan sfegatata di Ristretti, l’ho fatto conoscere anche ai miei figli
- Una rivista non valorizzata come meriterebbe dagli altri media


Egregio Signor Ladro


- Con Ristretti un rapporto entusiasmante, burrascoso, mai banale


Donne Dentro


- Ho imparato a essere più “prudente” nella gestione della mia libertà 
- Qualcuno vuole che Anna Maria Franzoni vada in un carcere duro
- Sarò io per prima a difenderla