L'ombra
del rancore. Il sole della riconciliazione
[scarica
la versione in pdf con immagini]
I
numeri pubblicati sono disponibili gratuitamente nel sito ma, per poter
continuare nel nostro lavoro,
abbiamo
bisogno di sostegno economico. Abbonamento
ordinario: 30 €. Abbonamento sostenitore 50 €
Numero
Conto Corrente Banco Posta: 67716852 IBAN: IT21H0760112100000067716852
Associazione
"Granello di Senape Padova". Via Citolo da Perugia, 35 - 35138 Padova.
Tel. 049.654233
Ristretti
Orizzonti
(Anno
16, numero 4 - agosto 2014)
Giornata
di studi “La verità e la riconciliazione”
(prima parte)
Introduzione
|
La
verità e la riconciliazione di
Ornella Favero
|
|
Un
percorso per imparare a riconoscere l’umanità dell’altro di Elton Kalica
|
Capitolo
primo: La verità e la riconciliazione, dal Sudafrica a noi
|
Sudafrica:
come affrontare un passato di abusi dei diritti umani, di Adolfo Ceretti, prof. di Criminologia, Università di Milano-Bocconi
|
|
Dal
Sudafrica, l’idea della “cultura arcobaleno”, di Marcello Flores, prof di Storia contemporanea e Storia comparata,
università di Siena
|
Capitolo
secondo: La verità che non si raggiunge mai
|
È
sempre una società malata quella che vuole un colpevole a ogni costo, di
Ornella Favero
|
|
Sarebbe
la migliore delle morti, morire per cercare di far emergere la verità, di
Roverto Cobertera – Ristretti Orizzonti
|
|
Piazza
Fontana, anni di mezze verità, di menzogne, di depistaggi, di Adolfo Ceretti
|
|
La
verità che non si raggiunge mai, di
Carlo Arnoldi, figlio di Giovanni Arnoldi, morto nella strage di P.zza
Fontana
|
Capitolo
terzo: La verità che nessuno sopporta
|
Come
rendere raccontabile anche le storie più “respingenti”, di Lorenzo Sciacca – Ristretti Orizzonti
|
|
La
verità che nessuno sopporta, di
Bianca Stancanelli, giornalista e scrittrice
|
|
Si
può parlare di “razzismo democratico”? di
Adolfo Ceretti
|
Capitolo
quarto: Quanto costa guardare in faccia la sofferenza
|
Il
carcere crea innocenza e il colpevole lo trasforma in vittime, di
Quamar Abbas, Ristretti Orizzonti
|
|
Quanto
durano la sofferenza e la paura provocate da un atto violento? di
Adolfo Ceretti
|
|
La
morte assume caratteri d’insopportabilità se avviene in modo traumatico, di
Diego De Leo, prof. Ordinario di Psicologia, Griffith, Australia
|
Capitolo
quinto: La prima “riconciliazione”, quella con la propria famiglia
|
Il
tempo fuori passa, invece in carcere il tempo si ferma e rimane lì, di
Dritan Iberisha – Ristretti Orizzonti
|
|
Mentire
ai figli è una cosa da non legittimare, di
Elisabetta Musi, ricercatrice di Pedagogia generale e sociale, Università
Cattolica di Piacenza
|
Capitolo
sesto: La mediazione per riconciliarsi con la società
|
In
carcere si dovrebbe lavorare di più per ricostruire delle relazioni, di
Ornella Favero
|
|
C’è
bisogno di mediazione anche per le famiglie dei detenuti, di Paolo Gambedda – Ristretti Orizzonti
|
|
Non
si può fare riconciliazione se le parti non smettono di essere parti, di
Duccio Scatolero, docente di Criminologia c/o Facoltà di Psicologia
dell’Università di Torino
|
Capitolo
settimo: Tra verità (delle cose) e dimensione simbolica (del diritto). Il caso
del regime di carcere duro 41bis
|
Io,
nonostante quello che ho passato in 41 bis, non ho odio per le istituzioni, di
Biagio Campailla
|
|
Un
regime che porta con sé la riduzione del diritto fondamentale del detenuto,
di Adolfo Ceretti
|
|
Tra
verità (delle cose) e dimensione simbolica (del diritto): il regime di
carcere duro del 41- bis, di Andrea
Pugiotto, prof. Ordinario di Diritto costituzionale all’Università di
Ferrara
|
|