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"Il difficile cammino verso la riconciliazione"
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Sommario
Editoriale
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La
fatica, la passione, la sofferenza di un percorso di “mediazione
collettiva”
Perché
questa Giornata?
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Un
modo diverso di pensare alla pena -
Qualsiasi
reato lascia dolore e distruzione nella vita di qualcuno -
In
carcere si impara subito a non parlare delle vittime -
Quella
frattura creata dal reato
Testimonianze
di vittime
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La
perdita di fiducia nell’altro -
Ci
sono ferite che rimangono aperte in un modo particolarmente doloroso -
In
tanti mi dicono: ma tu hai perdonato? -
Ci
sono debiti che non si possono saldare -
Ho
sentito che dovevo essere portatrice di una parola di ragionevolezza -
I
silenzi degli innocenti e il chiasso assordante di certi colpevoli
Famigliari
di detenuti
-
Quello
che subisce la famiglia di un detenuto -
Non
è stato facile crescere senza di te
Giustizia
riparativa e mediazione penale
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Quella
sottile linea rossa che unisce tutte le esperienze delle vittime -
Una
giustizia che propone l’uso di “un ago per ricucire quello che si è
rotto” -
La
comunità può essere un facilitatore del contatto, del confronto e del
dialogo -
La
mediazione come forma alternativa alla pena -
Il
dolore che c’è “fuori” è entrato “dentro” -
Quando
la società si interroga su quel bene raro e atteso che è la giustizia -
Il
convegno più bello -
L’esperienza
del progetto “Riparare” in Lombardia
Comunichiamo a tutti i lettori che per questione di spazio pubblichiamo in questo numero i contributi delle persone che sono intervenute nella Giornata di Studi. Il prossimo numero sarà dedicato alle testimonianze dei detenuti e alle riflessioni che ci sono giunte dai nostri lettori dopo il Convegno del 23 maggio. Siamo particolarmente felici del dialogo avviato da questo incontro e ringraziamo tutte le persone che hanno partecipato, e in particolare gli amici che ci seguono e che sostengono da tempo il nostro lavoro. Il
telegramma del Presidente della Repubblica In occasione della Giornata di studi “Sto imparando a non odiare, quando autori e vittime di reato provano a dialogare”, il Presidente della Repubblica esprime vivo apprezzamento per una iniziativa che si inserisce nell’ambito dei significativi progetti sulla realtà carceraria elaborati dall’associazione “Granello di Senape” e dalla rivista “Ristretti Orizzonti”. Il tema del rapporto tra gli autori e le vittime del reato accoglie in sé una pluralità di implicazioni etiche e giuridiche che riflettono l’esigenza di coniugare la certezza della pena, la funzione rieducativa della detenzione, il rispetto e la tutela della parte offesa. A tali questioni la giornata di studi saprà offrire
un contributo di riflessione e di aperto confronto tra istanze diverse che
necessitano di segnali forti di responsabilità e speranza. Nell’augurare il
pieno successo dell’incontro, il Capo dello Stato invia ai curatori e a tutti
gli intervenuti un cordiale saluto, cui unisco il mio personale. Donato Marra, Segretario Generale Presidenza Repubblica
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