Chiuso
il giornale del carcere Pagliarelli
di
Salvatore Gulli, docente di matematica presso l’Ipssar Borsellino, sez.
Pagliarelli
Il presente articolo è forse l’ultimo che verrà pubblicato sul
giornale "La Fragola" ed ha lo scopo di comunicare un episodio a mio avviso molto grave. La
direzione della Seconda Casa Circondariale "Pagliarelli" di Palermo,
nella persona della dott.sa Brancato, ha disposto la chiusura di questo
giornale.
Il giornale veniva prodotto dai detenuti del carcere che frequentano l’Ipssar
Borsellino, sotto il coordinamento di un gruppo di docenti tra i quali il
sottoscritto. La motivazione addotta dalla direzione è che questa iniziativa
"risulterebbe limitata ai soggetti in grado di utilizzare gli strumenti
informatici", affermazione completamente falsa, dal momento che anche
allievi che non sanno affatto usare il computer hanno avuto modo di pubblicare
articoli. La pubblicazione, autorizzata dalla precedente direttrice dott.sa
Barbera, avveniva secondo uno schema ormai collaudato da più di un anno: gli
allievi-detenuti scrivevano gli articoli su supporto cartaceo, li consegnavano
ai docenti che curavano il progetto e questi si occupavano di trascriverli su
supporto informatico e pubblicarli sul giornale on-line, dopo aver sottoposto
gli stessi alla visione della direzione.
Grande entusiasmo questa iniziativa aveva generato sia in noi docenti sia negli
allievi, che sapevano di scrivere qualcosa che altri fuori avrebbero letto. E un
discreto riscontro questa iniziativa ha avuto nel corso dei mesi passati, sia da
parte della stampa che da parte dei lettori. Ignorando tutto questo, l’attuale
direzione dispone allegramente la chiusura del giornale, giustificando questa
decisione con una affermazione che non convince nessuno e che cela chissà quali
reali motivazioni.
C’è poi da dire che questo è solo l’ultimo atto di un sistematico piano -
più o meno occulto - per rendere sempre più disagiate le condizioni nelle
quali si trovano ad operare i docenti dell’Ipssar Borsellino presso
Pagliarelli, atteggiamento singolare e quasi schizofrenico se si pensa che la
stessa direzione non perde occasione per ribadire, spesso con demagogica enfasi,
il valore delle iniziative volte al recupero del detenuto. Con quale criterio,
mi chiedo, si blocca una iniziativa come questa, attraverso la quale è persino
successo che un detenuto per associazione mafiosa sia arrivato a chiedere
perdono pubblicamente?
Allego
una petizione che, se volete, potete spedire al seguente indirizzo:
|
Direzione Seconda Casa Circondariale Pagliarelli.
Via
Bachelet, 32 - Palermo.
Tel 0916685456 - Fax 0916685256 |
Al
Direttore della Seconda Casa Circondariale "Pagliarelli"
Oggetto:
Petizione per impedire la chiusura del giornale on-line "La Fragola"
dell’Ipssar "Borsellino" Sez. Pagliarelli
Il/la
sottoscritto/a ___________________________ di professione ______________
esprime, con la presente, il proprio dissenso nei confronti della decisione
adottata dalla Direzione di codesta Casa Circondariale con la quale si dispone
la chiusura del giornale di cui all’oggetto e chiede che vengano al più
presto riprese le pubblicazioni.
Con
osservanza
|