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Dei detenuti e dei volontari costituiscono, nell'autunno del 1994, la Cooperativa Sociale Rio Terà dei Pensieri, per svolgere attività di formazione professionale e di saltuaria produzione di manufatti all'interno delle carceri veneziane con la speranza e la volontà di attuare, con il proprio progetto, una "misura alternativa alla cella".
Alcuni criteri base della Cooperativa:
Formazione
Programmazione, organizzazione, realizzazione e coordinamento di corsi professionali e di attività formative in genere. A cura della Cooperativa detti corsi sono iniziati nel carcere Maschile nel 1995 ed hanno riguardato l'editoria elettronica (esecutivista impaginatore su supporti multimediali) e la serigrafia (operatore di laboratorio per serigrafia su carta, tessuto ed altre superfici piane) e nel carcere Femminile, nel 1996, ed hanno riguardato l' orticoltura ed il "patchwork".
Dal 1997 la Regione Veneto ha riconosciuto la Cooperativa Ente Formativo (L.R. n° 10/90), cui affidare la realizzazione dei relativi corsi programmati a titolarità regionale nonché Gestore di progetti sperimentali per il reinserimento lavorativo (L.R. n° 5/96). Laboratori al carcere femminile
L'Orto delle Meraviglie
Un orto di un antico convento di monache trasformato in una piccola realtà produttiva. Seimila metri quadrati di verde sulla laguna. Seguendo le istruzioni dell'Unione Europea in materia d'agricoltura biologica, si è iniziato, nell'aprile 1995, una sperimentazione produttiva con vendita all'ingrosso a qualche dettagliante. Nel 1996 l'impianto d'irrigazione automatizzata e l'allestimento delle serre hanno consentito una migliore e maggiore produzione che, dal giugno 1977, è destinata al dettaglio con un banco vendite. Vi si producono circa trenta tipi d'ortaggi, frutta, fiori, erbe selvatiche ed aromatiche destinate alla vendita e vi si tengono a dimora piante spontanee e funghi per l'equilibrio ambientale; la concimazione, basata sulla tecnica del compostaggio, si ottiene dalla macerazione d'erbe spontanee. La Provincia di Venezia ha sempre avuto una particolare attenzione per quest'attività, offrendo la possibilità alla Cooperativa di partecipare allo sviluppo dell'agricoltura ecocompatibile (Legge n° 142/90) per le annate agrarie ‘95 – ‘96 e ‘96 – ‘97, ad una sperimentazione collaborativa con l'I.P.S.A.R. di Mirano per il ‘97-'98, al progetto sperimentale con produzione di fertilizzanti derivati da sistemi di compostaggio nell'annata ‘98 – ‘99. La Cooperativa dal 1998 è convenzionata con ESAV (Ente di Sviluppo Agricolo del Veneto) ed in particolare con il Centro Sperimentale "Po di Tramontana", per l'ottenimento a titolo gratuito di materiali vegetali (piccole piante, semi, etc.) e a ricevere un servizio d'assistenza tecnica nelle fasi critiche della coltivazione e per ottenere interventi straordinari in caso di necessità e nella gestione degli impianti.
Orto botanico
È un progetto che sta nascendo ed ha come obiettivo l'apprendimento delle metodologie estrattive, da piante aromatiche officinali (alcune già coltivate nell'Orto ed altre da seminare), e della successiva loro trasformazione dai vari estratti in prodotti detergenti o cosmetici. Attività quali il Patchwork si sono fatte in passato, ma non hanno avuto continuità, altre quali il Sartoriale, dopo un avvio piuttosto promettente, non sono state all'altezza delle attese, ci si augura una prossima ripresa. Infatti, si sta sperimentando un laboratorio polifunzionale e multi creativo dove manualità e vena artistica potrebbero generare articoli di vario tipo derivanti dalle diverse culture ed dalle differenti tradizioni di chi vi opera. Lavoro esterno
Grazie alla concreta disponibilità di A.M.A.V. (Azienda Multiservizi Ambientali Veneziana), dal settembre 1996 la Cooperativa dà la possibilità ai detenuti – che sono nei "termini" ed hanno l'autorizzazione dal Tribunale di Sorveglianza – di scontare il residuo pena in semilibertà assumendoli per un lavoro esterno. Trattasi, mediamente, di una ventina di persone assunte a tempo determinato (da alcuni mesi a qualche anno), che oltre ad avere un regolare salario contrattuale, possono crearsi delle opportunità di reinserimento nella società, non appena concluso il proprio periodo di detenzione. A tutt'oggi il "turn-over" è stato di una settantina di persone. Dal marzo l999 la Cooperativa è pure convenzionata con il Ministero della Giustizia (legge 689/81) per l'applicazione del cosiddetto lavoro sostitutivo, ovvero prestazioni di attività non retribuite a favore della collettività da parte degli insolventi di pene pecuniarie.
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