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Il laboratorio di orto-cosmetica nel carcere femminile della Giudecca
La Storia
La serenissima Repubblica di Venezia, già agli inizi del diciottesimo secolo, era il fulcro europeo nel campo della profumeria. A Venezia arrivavano dal vicino Oriente essenze, aromi, spezie, balsami, incensi e qui gli speziali trasformavano queste materie pregiate in profumi e belletti per nobili e ricche famiglie: era veneziano quel Giovan Ventura Rosetti, primo a formulare "l’Aqua Admirabilis" da cui Gian Maria Farina attingerà per l’Acqua di Colonia. Tale attività andò col tempo riducendosi, finché, negli anni ‘60, il boom della chimica aromatica tarpò definitivamente quei pochi artigiani che perseguivano ancora la profumeria "naturale". Il Marchio
"Veneziana Coloniali & Spezie" nasce sull’onda di quest’antica tradizione veneziana, sia per quanto concerne la naturalità delle materie prime e delle lavorazioni, sia per la formulazione dei prodotti che, laddove sia possibile, sono il frutto di un recupero e di un aggiornamento di antiche ricette appartenute agli speziali della Serenissima. Il Metodo
Le piante sono quindi lavorate, sotto la guida di un esperto cosmetologo, per l’ottenimento di acque distillate, estratti ed oli essenziali, successivamente trasformati in unguenti, detergenti, balsami, che coniugano le antiche ricette con l’utilizzo delle più moderne tecnologie in campo di profumeria e cosmesi, per ottenere prodotti ad elevatissimo contenuto di principi attivi. Il laboratorio e l’orto s’inseriscono nella tradizione veneziana di affidare alle ospiti degli istituti di pena lavori artigianali ad alto livello qualitativo e offrono una valida opportunità di riabilitazione, attraverso corsi di formazione ed un lavoro correttamente retribuito. La linea "Veneziana Coloniali & Spezie"
La linea a marchio "Veneziana Coloniali & Spezie" nasce dunque da piante aromatiche o da piante da essenza, che si distinguono dalle altre per la loro capacità di sintetizzare in apposite vescicole, grazie alla sola energia solare, un olio che ha in sé l’essenza odorosa della pianta stessa e che contiene più di mille biomolecole aromatiche per millimetro quadrato: si tratta dunque di veri e propri "laboratori" naturali. Molte di queste piante (in natura ne esistono 1.400 varietà) crescono nell’orto botanico dell’antico Convento delle Convertite del 1400, sito alla Giudecca, oggi Istituto di Pena Femminile. La cooperativa sociale "Rio Terà dei Pensieri", che gestisce le attività artigianali nelle carceri veneziane, ha attivato nel 1996 "l‘Orto delle Meraviglie" che grazie alle cure e alla dedizione delle detenute, coltiva erbe officinali e aromatiche di qualità, senza utilizzare concimi o diserbanti. La linea "Rio Terà dei Pensieri"
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