Notizia pubblicata dal Gazzettino

  

Nasce un coordinamento per far conoscere il carcere

 

Il Gazzettino, 5 marzo 2003

 

Lavorare insieme a rendere più umana la vita nelle carceri. Creare un trait d’union con il territorio e la società civile. Coordinare le iniziative volte al reinserimento delle persone detenute ed ex detenute.

Sono questi gli obiettivi di "Carcere e città". Il coordinamento di associazioni. cooperative e altre realtà che si occupano dei detenuti. I promotori sono operatori di associazioni, di cooperative e di altre realtà che svolgono la loro attività all’interno all’esterno degli Istituti di pena padovani.

L’idea di creare questo nuovo soggetto - hanno sottolineato ieri al Pedrocchi durante la presentazione ufficiale - c’è da tempo, ma ora ci sembra sempre più.

urgente metterci insieme e aggregare le nostre forze, considerato il drammatico aumento del numero dei detenuti e il peggioramento delle condizioni di vita dietro le sbarre. Sentiamo l’esigenza di creare questa nuova realtà per coordinarci, per scambiarci informazioni e per migliorare la qualità delle nostre attività e dei servizi offerti". "Ma vogliamo anche - hanno aggiunto - aumentare e qualificare la presenza della società civile all’interno delle carceri cittadine, salvaguardando la specificità e le diverse caratteristiche di intervento di ogni componente. In questo periodo, il carcere con i suoi 58.000 "ospiti" esprime un disagio ormai insopportabile.

Ma fuori, a parte i pochi soliti che si occupano di carcere, pochi sono al corrente di questa situazione. Da qui l’idea di dar vita al Coordinamento". "Carcere e città" è un nome emblematico. ha osservato Nicola Boscoletto, della cooperativa sociale Giotto che ha coordinato l’assemblea - con cui si vuole mettere in evidenza l’intreccio profondo tra queste due realtà. Un intreccio peraltro che generalmente è citato solo per i suoi risvolti negativi.

Il tentativo che abbiamo messo in cantiere oggi vuole invertire questa tendenza. Le nostre realtà, che in questi anni hanno operato per "strade diverse, oggi sono più coscienti di rappresentare una ricchezza e quindi vogliono potenziare il proprio apporto attivando una rete.

Non so quanti sappiano che un detenuto ogni giorno costa mediamente 250 euro alla collettività. E a livello nazionale le statistiche dicono che la recidiva è circa dell’85%. A Padova, per i detenuti che vengono reinseriti in circuiti lavorativi attraverso le nostre organizzazioni, le cifre sono esattamente inverse: quelli che tornano a delinquere sono il 15%".

 

Ecco l’elenco dei componenti del comitato direttivo che è stato eletto ieri:

 

Aldo Agus (Club Acat di Padova)

Nicola Boscoletto (Cooperativa sociale Giotto)

Ornella Favero (Ristretti Orizzonti)

Giuseppe Mosconi (Associazione Antigone)

Antonella Pan (cooperativa sociale Volontà di Sapere)

Lara Scrittori (Associazione Tangram)

Bianca Maria Vianello (Gruppo Operatori Carcerari Volontari)

 

 

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