Garçon n° 39

 

Garçon, la voce dei ragazzi dell’I.P.M. di Casal del Marmo

Anno XI - n° 39

 

Come ho trascorso l'estate

Zaira parla di sé

Una settimana in comunità terapeutica

Sono rinata!

Eccomi… sono Halida

Osman e Sandy

Freddy intervista Dejan

Il Cerchio maledetto

Chi sono?

Io mi chiamo Valentina...

Racconto di me...

Se potessi cambiare vita

è giovedì e non si esce...

"La vita da lei chiamata non è al momento raggiungibile..."

Come ho trascorso l'estate

 

Ho trascorso l'estate al Casale in verità molto male. Non facevamo niente di niente e stavamo quasi sempre in cella a contare le zanzare. Ogni tanto si andava a vedere un film alla sala-cinema film fuori serie, oppure si assisteva allo spettacolo del circo che faceva solamente pena e per questo ci sono andato solo una volta. Durante la chiusura giocavamo a bigliardino oppure, in cella, si giocava con le carte echi perdeva non fumava per una giornata. Io ho vinto più che perdere (confesso che baravo!) E così facevamo passare il tempo. Le giornate si erano allungate e le ore sembrava che si erano fermate. Faceva un caldo tropicale ma on ci lasciavano mai innaffiare. Solo con la doccia ci potevamo rinfrescare (anche se io la faccio sempre con l'acqua calda per sentirmi più fresco). In televisione davano vecchi programmi che sicuramente avevano cent'anni. Ci toccava pulire più spesso la cella con ramazza,spazzoloni e candeggina ma io non sopporto l'odore e lavavo con lo shampoo al profumo del fiore. E intanto aspettavo il ritorno della Freda così il tempo mi passava meglio. D'estate è brutto il Casale, d'inverno si vive (ma è vita?) meglio. Se fossi stato libero,fuori di qua, mi sarei organizzato in maniera molto diversa. Sicuramente sarei andato a Rimini e non sarei rimasto a Roma. Li si lavora meglio perché le casa hanno le porte aperte e fai tanti soldi,anche se tutto dipende dalla fortuna. Sarei andato anche a Riccione . Qui il mare è più bello e ci sono molti divertimenti. Ricordo che nel 2000 ci sono stato con mia zia e mio cugino e vivevamo sotto le tende. Un giorno io e mio cugino abbiamo lasciato mia zia al bar e ci siamo allontanati per tre giorni. Abbiamo fatto di tutto, ma quando siamo rientrati la sera mia zia, che, intanto aveva avvertito la polizia, ci ha accolti a suon di ciabatta" lo non sono un tipo girellone,sto volentieri con gli amici (non con tutti) ma desidero sempre tornare a casa,dalla mia nonnina perché so che a lei fa piacere quando le sono vicino. Più che al mare, però, mi piace andare in piscina:mi diverto di più. Sono stato tante volte a Guidonia all'Acqua Piper, 6 un bel posto, con tante piscine con acqua calda e fredda e tanti locali all'aperto. lo non amo il caldo, sudo tanto e d'estate e d'inverno e per questo preferisco il freddo, la neve, la montagna.

 

Dejan

Zaira parla di sé

 

Ciao a tutti, sono Zaira, una ragazza rom. Ho cominciato a drogarmi a 15 anni. La prima volta è stata mia cugina a darmela e poi ho continuato io da sola a prenderla. Quando lo hanno scoperto i miei genitori mi hanno strillato e non mi lasciavano più uscire perché avevano paura che mi drogavo di nuovo. Sono passati un po' di giorni ed io ho ricominciato. Lo hanno scoperto i miei fratelli e anche loro mi hanno strillato e minacciato. Mi dicevano"Non drogarti, la droga ti rovina solo la vita ". Ma io non li ascoltavo, pensavo solo alla roba e per comprarmi la dose andavo a rubare. Tutto il giorno stavo fuori, in giro, non tornavo a casa stavo per conto mio. l miei genitori erano preoccupati per me quando qualche volta tornavo a casa di notte. "La droga rovina solo la vita" mi ripetevano. Un giorno mio fratello mi chiama e mi chiede perché ti droghi?" ma io non gli ho risposto, non sapevo cosa rispondere, prendevo e andavo via. Non ascoltavo nessuno e continuavo a rubare. Per questo mi hanno preso e ora mi trovo qui, ma se ascoltavo i miei genitori ora non soffrivo come sto soffrendo.

 

Zaira

Una settimana in comunità terapeutica

 

La settimana che ho passato in comunità non ha cambiato niente per me anche perché era un posto dove io non ci potrei mai stare, insomma non faceva per me. Penso che la differenza tra il carcere e una comunità dipende dal tipo di comunità. Quella dove sono stata io era quasi più severa del Casale, con delle regole precise, inderogabili come :fumare solo 10 sigarette al giorno, non potere uscire. partecipare ai colloqui individuali e di gruppo oltre a frequentare varie attività all'interno: tutto qui. lo sono rimasta solo per una settimana quindi altre cose non so. La comunità si trova in Umbria e precisamente a Città della Pieve:Ospita tossicodipendenti per cui a me non serve:io non lo sono più. E' vero che ho scelto io di fare questa prova ma, sin dal principio, ho capito che non faceva per me in quanto è da tempo che non faccio più uso di droga per mia personale volontà. Mi sono allontanata quando mi sono accorta che era diversa dalle mie aspettative anche se la prova mi sarebbe servita per capire le mie vere intenzioni. Nella comunità c'erano ragazzi e ragazze perché era mista. in tutto eravamo 3 ragazze e 15 ragazzi. Dalla comunità si poteva uscire solo dopo avere finito un programma di due anni, però io sono uscita lo stesso anche se non potevo. Ne ho avuta l'occasione e ne ho approfittato. L'atmosfera all'interno era abbastanza buona e anche la posizione. Si trova, infatti su un cocuzzolo di montagna e si affaccia su un panorama stupendo. Sì, posso dire che come posto era bello. L'unica sensazione che ho provato, vivendo li dentro, è stata quella di andare via perché non mi trovavo bene. Sono ritornata in carcere e lo dovevo fare per forza se non volevo aggravare la mia posizione penale. Secondo me la comunità terapeutica non è del tutto positiva, ma questo è un mio giudizio non provato perché , non essendo a mio agio, provavo solo il desiderio di andarmene. So solo che non mi è piaciuta. Posso aggiungere che queste comunità non servono a niente se non si ha la volontà di uscire dal tunnel de!la droga. Non so come la pensano gli altri ma la mia opinione è questa!

 

Licia

Sono rinata!

 

Ieri sera sono rientrata dopo tre giorni di permesso premio. Ci voleva proprio una boccata d'aria pulita, mi sento di nuovo "10", col mio cervellino, bello, fresco e riposato! Senza quel nervosismo che mi si era incollato addosso, senza quel velo di rabbia repressa che mi copriva gli occhi! Mi sento di nuovo me stessa, so che tra un po' questo posto riprenderà il sopravvento e io ritornerò a vedere tutto insopportabile e cattivo, ma, per adesso, mi sento piena di vita, entusiasta di tutto quello che ho intorno (che non è proprio il massimo) e piena di voglia di fare qualcosa per me, per riprendermi la mia vita che ho scoperto essere ricca di sorprese e di attimi davvero speciali! In questa uscita ho avuto la possibilità di passare molto più tempo fuori casa e mi sono "annusata" il mondo fino all'ultimo profumo e ogni più piccola emozione ha fatto vibrare il mio cuore, riportando alla luce la mia vera natura! E' la prima volta, dopo anni, che posso dire con convinzione e sincerità di essere felice. Sono stati tre giorni speciali, insoliti, curiosi, veloci, intensi, colorati, profumati, dolci, imprevedibili, svegli, vivi e mi hanno lasciato il sorriso sulle labbra, tanti bei ricordi, un'infinità di sogni - da realizzare e un 'infinita, frenetica, esagerata e meravigliosa voglia di tornare a vivere davvero! Un baciotto lì! happy freedom!

 

Handy

Eccomi… sono Halida

 

Ciao a tutti, vi sto raccontando un pezzo della mia vita. Quando avevo 17 anni sono venute delle persone a chiedermi di sposare il loro figlio, ma io questo non lo conoscevo. In quel tempo ero fidanzata ma i miei genitori mi hanno detto che dovevo sposare lui. lo non ero d'accordo. loro insistevano ed io insistevo nel mio No.

E' passato un po' di tempo e quelle persone sono tornate dai miei genitori a chiedere di nuovo di sposare quel ragazzo. Loro hanno risposto di sì anche se sapevano che io non lo voleVo. Ma. alla fine ho tanto insistito nel mio no che quelli sono andati via e sono stata proprio io a cacciarli. Passato un altro po’. di tempo si sono ripresentati per la terza volta ed ancora io li ho cacciati. I miei genitori mi dicevano che loro erano delle brave persone. ma a me non me ne fregava. Alla quarta volta stanca, sconfortata, senza più forza per reagire, alla fine ho acconsentito. Dopo avere detto di sì non So cosa è successo. me ne sono andata via. Non so cosa hanno fatto i miei genitori con quella persone, so solo che io sono andata a Milano, ho chiamato casa e mi hanno detto che il venti di Settembre c'era il mio matrimonio. E io. sapete cosa ho fatto? Mi sono fatta arrestare così lui. alla fine. si e sposato con un'altra e ho saputo che ha avuto pure un figlio. Sono contentissima che è finita così. Ho 16 anni e sono orgogliosa di me stessa e sono libera !

 

Halida

Osman e Sandy

 

Questa è la storia di due amici per la pelle: Osman e Sandy. Io, Osman, quando ero fuori, facevo tanti casini e insieme a Sandy ci drogavamo, andavamo a rubare e tutto quello che prendevamo lo davamo per la droga e guarda la droga dove ci ha portati? in carcere siamo finiti e solo adesso stiamo giudicando quanto è importante la vita libera. Io, Osman, da quando sono dentro mi sono innamorato di una ragazza che è entrata da poco. Quando stavo fuori, però, io stavo già con una ragazza che era passata pure lei da qui, l'ho amata per tanto tempo e la amo ancora adesso. Tante volte penso a lei e per non avere rimorsi di coscienza. mi dico "Ma sicuramente lei si sarà sposata, mentre io sono qua in questa cella e debbo pure cercare il modo di consolarmi. E poi. se lei mi ama come io la amo, saprà pure aspettarmi. "Stando in questo inferno da paura mi pento di tante cose che mi hanno portato a fare questa brutta esperienza. Ma che ci posso fare? Ormai è troppo tardi per pentirsi! intanto mi faccio la galera. C'è l'amico Sandy che mi consola e aspetto che pure questo passerà, ciao a presto!

 

Osman

Freddy intervista Dejan

 

lo penso che con la mia famiglia non riuscirò mai ad andare d'accordo perché i miei mi hanno sempre e solo usato. Quindi io non riuscirò per la vita ad avere rapporti con loro. In famiglia siamo in otto: quattro fratelli, mio padre e la mia matrigna, poi c'è pure mia nonna, quella paterna. lo e la nonna stiamo sempre da parte, sempre per conto nostro. Solo lei riesce a capirmi ed io mi sono molto legato a lei e le voglio tanto bene. Al momento è l'unica componente positiva della mia famiglia. lo parlo spesso di lei perché mi manca tanto. E' lei, una persona troppo brava, che mi ha cresciuto e si preoccupa, si prende cura di me. Il suo è un affetto senza interessi, contrariamente agli altri della famiglia. Questi ultimi, quando ho i soldi fanno finta che mi vogliono bene, però non è così. lo non parlo mai dei miei genitori perché non provo nessun affetto per loro, anzi mi sono antipatici. lo non ho per niente vissuto con loro perciò non penso mai a loro, e non ci penserò mai, anzi non voglio più parlarne, né sentirli nominare.

lo non ho mai frequentato la scuola quando stavo fuori e solo nel carcere, dove sto da un po' di tempo per cumuli di pena, ho cominciato ad imparare a leggere e a scrivere e adesso mi sto perfezionando scrivendo gli articoli per il giornalino. In verità non mi è mai piaciuto studiare e preferisco fare attività pratiche (adesso sto lavorando in pizzeria e lo faccio volentieri).

In tutti questi anni, sin da bambino, io non andavo solo a rubare, ma aiutavo mia nonna nelle faccende, lo sono un ragazzo tranquillo, mi piace farmi gli affari miei e sono anche un po' timido, A volte non parlo, altre volte parlo poco, qualche altra volta mi lascio andare, tutto dipende dalle persone con cui parlo se mi piacciono o meno, Fino ad oggi ho vissuto una vita che è stata veramente brutta, senza affetti, sempre solo, senza nessuno che si interessava veramente a me. lo penso di farmi una famiglia con la ragazza che amo e per realizzare questo sogno non vedo "ora che lei esca da qua dentro e poi devo uscire anche io. Solo così potremo avere una vita felice insieme con tanti figli perché i bambini mi piacciono molto e crescerli con tanto amore, quello che è mancato a me. Sono un tipo di ragazzo di cuore, troppo buono e ho fatto sempre cose buone (esclusi i furti). Oltre a rubare so cucinare, so pulire, mi piace l'ordine, insomma so fare un po' di tutto e lo faccio anche bene. Se io trovassi un lavoro non andrei più a rubare, ma io non ho il lavoro, sono sicuro che nessuno me lo da perché sono un rom ed anche perché sono stato in galera. Per questi motivi debbo rubare per forza, altrimenti i soldi per vivere chi me li da? Nessuno mi proibisce, dunque, di cambiare vita. Il problema mio è che, con il mio passato, nessuno più crede in me, ha fiducia in me indipendentemente dalla mia bontà d'animo.

 

Dejan

Il Cerchio maledetto

 

Esiste un cerchio intorno a me, un cerchio che io non posso attraversare. Vorrei tanto farlo, ma non posso perché a qualcuno non farebbe piacere.  Esiste un cerchio intorno a me, un cerchio che io non posso attraversare. Vorrei tanto farlo, ma non posso perché a qualcuno non farebbe piacere. Mi sono stancata di tutto, perfino di me stessa, mi sono stancata di esistere, mi mancano tante persone a cui io voglio bene ed è questo che mi frega. Senza le persone che io tengo strette nel mio doloroso cuore mi sento sola e vuota, mi mancano i momenti belli, i sorrisi. Quanto vorrei cambiare ma il mio cuore non me lo permette: mi dice tutta un'altra cosa. Mi dice "Il cerchio è grande, hai tutto quello che vuoi, ma se provi ad attraversarlo, è pericoloso. Fino alla riga ci puoi arrivare, ma non ci provare ad attraversarlo, è pericoloso" . Vorrei essere più forte, più stro... con me stessa, più aggressiva. ma, purtroppo. mia madre mi ha fatto nascere per quella che sono. Quando mi metto a pensare a quello che potrei fare, nei miei pensieri sono felice ma poi arrivo fino alla riga e torno indietro. Quando uscirò dal cerchio ve lo farò sapere. Ciao.

 

Susy

 

Quante cose che ha sopportato questo corpo e quante volte mi ha fatto male il cuore. Non mi dispiacerebbe di essermi regalata a tanti se non mi fossi ammalata presto, ma almeno che qualcuno mi amasse! Quante volte ho mangiato le briciole degli altri, quante volte mi hanno pizzicato il profondo del cuore! Oggi non avrei tutto questo peso se qualcuno, anche sbagliando, avesse cancellato il mio dolore e avesse detto di amarmi! Quante volte ho detto M Dio, prendimi" desideravo di non esserci più, ma il cuore non me lo ha permesso come se sentisse I che da qualche parte esistevi tu e insieme a te sarei stata felice. So che la sofferenza non ci sarà per tutta la vita con qualcuno vicino che ti guarirà l'anima per sempre! "Voglio che tu sappia" dice una voce" che ci sarà la fine della tua sofferenza con me vicino. Io sono qui per guarirti l'anima!"

 

Susy

 

Ti sogno e risogno ma tu non ci sei in nessuna parte. stando in silenzio immagino che hai un'altra. amami, ama, mi inganni, te ne vai e l'amore si spegne. non c'è scandalo né  recupero. non distruggere i ponti dietro di te: ti riserviran no, lasciali al destino. Se ritornerai, come farai? non mentire. sento che la nostra: storia é svanita nell'aria. Ti guardo e le lacrime mi restano negli occhi. tu non sei l'uomo che ho conosciuto: mi viene da urlare, ma non ho più voce!

 

Susy

Chi sono?

 

Sono venuto in Italia con i miei genitori Quando avevo tre anni e così sono cresciuto in Roma dove vivo da sedici anni. Sono sposato da tre anni ed ho due figli a cui voglio tanto bene. Loro sono la vita mia e non vedo l'ora di avere un figlio maschio. Aspetto con ansia di uscire fuori per riabbracciarli e con loro i miei genitori. Spero che mi diano gli arresti in casa. Ogni giorno aspetto che mi aprano la porta e mi dispiace solo per Fico. Lui, il mio amico e sono sicuro che starò molto male quando lo lascerò.

Come starà? Lui è la prima volta che sta carcerato ed è uno scemo totale. Te lo immagini? La sua situazione mi fa rosicare. lo voglio solo stare tranquillo perché sono un tipo tranquillo con tutti, ma se mi danno fastidio io mi incaz... e divento matto. Ma vabbè? Cosa devo fare? La vita è così, ma passera questo periodo e sarà tutto come prima. Non vedo l'ora di incontrare una ragazza che ho amato e amerò per tutta la vita e lo sa anche lei. Ma io ho due figlie e la moglie e so che devo amare solo loro e passare una vita serena con loro. Certe volte voglio lasciarla e mandarla da sua madre ma non posso a causa delle bambine. E poi a lei, mia moglie, non posso dare tanto dolore. Con loro vivo una bella vita e spero di dare tutto e so anche che non posso resistere senza mia moglie. Non vedo l'ora di essere di nuovo vicino a lei. "lo ci sarò presto. te lo prometto, sarà un giorno magnifico e saremo insieme come prima.

Non pensare tanto perché dopo rimani male. lo non ti chiedo niente, ti chiedo solo di starmi vicina. Non metterti in testa niente di cattivo staremo presto di nuovo insieme per sempre uniti. Aspettami, amore mio, io sto arrivando, ti amoooooooo! " Ah! Dimenticavo! Ho scordato il mio amico Fico e adesso parlo di me e di lui: io e Fico siamo amici da tanto tempo. lo faccio uso di eroina e di coca e la "fumiamo" insieme. Non pensiamo a nessuno ma solo a noi due e meno male che siamo carcerati così non facciamo niente. Finalmente siamo puliti e abbiamo deciso di non fare più uso della"Robba" anche per amore di chi ci vuole bene. Ne saremo capaci? Solo il cielo lo sa!

 

Sandy

 

Sono sempre io, Sandy

 

Fino a dieci anni sono stato un ragazzo buono e sono andato anche a scuola, Ma il mio sogno che mi ha sempre perseguitato era quello di fare l'indossatore, uno di grido, famoso (anche perché ne ho il fisico), Così sarei diventato ricco e potevo realizzare tanti miei desideri perché non volevo vivere come vivevo e come vivo adesso. Avrei avuto una casa grande dove potere stare con la mia famiglia, una bella macchina sportiva, magari una Ferrari, come Schumacher, una tasca piena di Euro etc... etc.... etc... ma, ahimé! Non vedo la libertà da sei mesi e aspetto la risposta del giudice per fuggire da questo postaccio. Ho promesso a me stesso che non tornerò mai più in questo maledetto carcere perché voglio tornare libero. A me piace essere libero ma, purtroppo, la mia vera vita e così! Altro che modello, altro che soldi, altro che fama! Sandy; Rimani con i piedi per terra!

 

Sandy

Io mi chiamo Valentina...

 

Sono nata a Salerno 15 anni fa. Ero piccola ché sono sicura che tutti mi quando ci siamo trasferiti a Roma in un campo cercherebbero fino in capo al sulla Via Collatina. Vivo in una roulotte con i miei genitori e 13 fratelli (8 femmine e 5 maschi). All'inizio mi piaceva vivere secondo le leggi di noi zingari, per cui sono andata a rubare e sono entrata in carcere tante volte. Sono stata anche a Rebibbia, un carcere molto triste e infelice perché mi avevano confusa con mia cognata. lo ho chiesto di fare le lastre perché stavo veramente male e così. alla fine. sono stata portata a Casal del Marmo. Oggi sono convinta che non voglio più continuare a rubare ed essere arrestata, ma voglio diventare una ragazza normale. cioè come una ragazza italiana che va a scuola, va a lavorare, ha una sua autonomia e nessuno la costringe a fare cose che non vuole fare. Per potere ottenere questo debbo per forza allontanarmi dal campo, debbo nascondermi, non farmi più trovare perché sono sicura che tutti mi cercherebbero fino in capo al mondo. Fuggirei anche perché non vado d'accordo con mia madre anche se lei è molto malata. Certo mi dispiacerebbe lasciare la mia famiglia, i miei amici e non so se riuscirei ad abituarmi alla nuova vita anche perché non sono andata a scuola, non so lavorare, non conosco il mondo di vivere dei gagé e non so se tutto questo condizionerebbe la mia nuova vita, sempre con il timore di essere inseguita e ritrovata con tutte le conseguenze. Purtroppo la nostra è una legge dura, senza motivi di appello.

 

Valentina

Racconto di me...

 

Sono una ragazza rom, ho 17 anni e sono nata a Roma. Vivo con la mia famiglia in una baracca in un campo alla periferia di Roma, dove ci sono tante altre famiglie. Il mio campo è ben attrezzato: c'è la corrente, l'acqua e i servizi igienici. Nella mia famiglia siamo in undici, i miei genitori e nove figli. La più grande è sposata, ha 25 anni e vive per conto suo, il più piccolo ha 14 anni. lo sono andata a scuola per tre anni, prima a Rotterdam, in Olanda, dove ci eravamo trasferiti per i funerali della mia nonna che viveva li da molto tempo. Anche quando siamo tornati a Roma ho continuato la frequenza fino alla terza media, ma sono state più le assenze che le frequenze e perciò sono stata bocciata. Ho cominciato ad andare a rubare a undici anni insieme ad altre ragazze della mia età o un po' più grandi. La nostra specialità era il borseggio. Sono stata fermata più volte dai carabinieri e dalla polizia che mi riportavano sempre al campo perché ero troppo picc-ola. I miei genitori sapevano che lo facevo ma non mi gridavano. Una parte del denaro lo tenevo per me e il resto lo davo a loro. Sono entrata in carcere sette volte, sempre per furto e non so quale sarà il mio futuro perché non dipende da me ma dagli altri. lo non ho il diritto di decidere.

 

Lisa

Se potessi cambiare vita

 

Vorrei che Dio mi desse la gioia che finisca il passato per ricominciare tutto daccapo. . . Potrei così sapere tante cose che debbo fare per cambiare, per non fare altri sbagli, per non soffrire più come adesso. Il carcere, anche se ci sto male, mi ha fatto crescere e comprendere cosa significa la vita di noi ragazze che,senza pensare,andiamo a rubare credendo di fare . una cosa giusta e, invece non è così. Perché, quando ci prende la polizia, noi ci mettiamo a piangere e diciamo di non volere andare in carcere. Quando stiamo dentro diciamo che cambiamo perché non è bene togliere agli altri, far del male, ma poi siamo costrette a rifarlo perché voi italiani non credete in noi, non ci date nessun lavoro. vi allontanate da noi avete paura di noi. E noi vi diciamo "Come facciamo ad essere diversi se voi non ci date una mano?Basta, finisco così!

 

Ornella

è giovedì e non si esce...

 

è giovedì e non si esce oggi pomeriggio perché non c'è l'attività, meglio così! Avevo proprio voglia di starmene un po' nel mio guscio, pensare ai fatti miei! Oggi ho saputo che non potrò andare a frequentare il corso di grafica, era una cosa a cui tenevo davvero tanto, ma, anche questa volta, è andata così. Bisogna imparare ad accettare i no, in fondo avrò un giorno la possibilità di fare quello che mi piace e questo sarà uno di quei pochi progetti a cui non rinuncerò! Sto vivendo dei giorni strani, silenziosi, mi sembra di essere stata chiusa in una scatola piena di gommapiuma, tutto mi arriva lentamente e ogni cosa sfiora appena i miei sensi, però sento che sto cambiando, mi vedo un po' più matura e consapevole! Ecco: forse più che in una scatola sono dentro ad un bozzolo e sto compiendo una metamorfosi. Mi sono accorta di provare molto meno interesse per quello che accade qui dentro, situazioni banali che prima riuscivano a farmi perdere il controllo, adesso non hanno più nessun effetto su di me, i miei cambi di umore non sono più condizionati dall'acqua calda che non c'è, dalle attività o dai discorsi vuoti che si fanno in cella e questo mi permette di concentrarmi su una cosa a cui tengo e che ho trascurato per molto tempo: me stessa. Ecco cosa sto imparando: a prendermi cura, di me, del mio futuro. di cosa voglio dalla vita! In questo luogo che mi ha fatto casa per molto tempo, ho voglia di sperimentarmi, di costruire qualcosa di concreto per me, non per i miei genitori o per un giudice, non per il mio avvocato. NO: solo per me. Ho sempre cercato di fare quello che mi si proponeva, un po' per fare piacere e un po' perché non avevo idee mie, ma adesso basta!

Adesso per me la priorità sono 10, ho voglia di camminare da sola e di provare cosa significa essere orgogliosi di se stessi! happy freedom!

 

Handy

"La vita da lei chiamata non è al momento raggiungibile..."

 

Va tutto bene, tutto perfetto e poi, all'improvviso qualcosa inizia a scricchiolare, cade un piccolo sassolino, ci si piega per raccoglierlo e, in un attimo, frana tutto! E anche quel faro, quel nuovo sole che splendeva sopra ogni cosa diventa un piccolo fiammifero debole e impaurito, perché ci si rende conto che le bugie dette sono troppo grandi, forse comprensibili, ma non conciliabili con quello che sì sognava e la paura si attacca al cuore, lo fa battere come un martello e il tempo diventa il peggiore dei boia, lento, calmo, opprimente, ti porta ad inginocchiarti e a chiedere, a elemosinare anche la fine peggiore: l'importante è che sia una fine! Ogni cosa era a posto solo sette giorni fa, la vita sorrideva, il cuore cantava canzoni d'amore ed i colori del mondo erano più colorati che mai: come è possibile, in sette giorni, cadere dal Paradiso all'inferno, senza nemmeno fermarsi un attimo nel Purgatorio? E' proprio vero che questo è un altro mondo e ho capito, a mie spese, che è proprio inutile cercare un collegamento con la vita, perché storie che fuori sarebbero facili, giocate da qui diventano utopie irraggiungibili! E' passata solo una settimana da quando avevo scritto che andava tutto a meraviglia, ma forse la mia felicità era solo un castello costruito sulla gelatina e avrei dovuto essere cosciente del fatto che fondamenta così fragili non sarebbero state in grado di stare in piedi! Ho una così bella vita la, fuori, una cosa così normale da essere imperdibile ed ho un macigno legato al cuore: come è possibile che io sia stata così stupida? Eppure lo so dove mi trovo, so che qui non c'è posto per un sentimento vero e autentico. Non avrei dovuto lasciarmi andare, non dovevo che la mia anima si... riprendesse il diritto di vivere:

cosa mi è passato per la testa?

Non posso credere di avere fatto l'errore di mischiarmi con le cose della vita, non sto la fuori, sono l'ospite della prima cella, sono un nome sull'elenco, sono un reato, sono un fascicolo della matricola: sono questo e moltO altro ma non sono libera ed è imperdonabile che in quei giorni io abbia ignorato questa realtà e abbia fatto credere a me ed ad un'altra persona che andava tutto bene, caz...! Niente va bene. è tutto finto e prima lo accetterò meglio sarà, ma è così difficile impedire al mio cuore di credere che forse non è tutto perso in partenza! Happy freedom!

 

Handy

 

 

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