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L’organizzazione amministrativa del giornale Il
vostro giornale, come qualsiasi attività, deve dotarsi di una gestione
amministrativa che curi l’aspetto finanziario, il rapporto con le istituzioni
e la progettualità aziendale. Nella
prima fase, questa necessità rischia di essere sottovalutata, in quanto nel
gruppo prevale l’entusiasmo e le forti motivazioni dei partecipanti sembrano
sufficienti per superare qualsiasi problema si presenti. Le modalità del lavoro
sono spesso caratterizzate dalla improvvisazione e, alla mancanza di esperienza,
si rimedia con l’impegno spontaneo. Altro
motivo per cui, nei primi tempi, sembra tutto più facile, è che l’accordo
tra i partecipanti è assicurato dalla condivisione degli obiettivi che li hanno
portati ad aderire al progetto. La
fase dell’entusiasmo e della improvvisazione è destinata, però, ad esaurirsi
presto e allora emergono i ritardi organizzativi:
In
questa condizione, le persone sono soggette a tensioni stressanti, a
superlavoro, e facilmente si verificano conflitti interni al gruppo, mentre le
risorse economiche, già scarse in partenza, si rivelano inadeguate
all’aumento delle spese, causato dall’ampliamento delle attività della
redazione. Per
prevenire il verificarsi di questi problemi, o per rimediarvi, se sono già
insorti, vanno adottate delle opportunità politiche quasi “aziendali”:
L’azienda
- giornale, infatti, per poter svolgere le proprie attività deve costituirsi
sotto una qualche forma associativa, in considerazione del fatto che, almeno nei
primi tempi, il lavoro dovrà essere svolto
a titolo di volontariato. Le
strutture, che permettono di conseguenza i maggiori vantaggi, sono oggi le
O.n.l.u.s. (Organizzazioni non lucrative
di attività sociale): cooperative sociali, o associazioni di volontariato, che
godono di sgravi fiscali e usufruiscono di vie preferenziali per l’accesso ai
finanziamenti pubblici. Per
costituire una O.n.l.u.s. serve la disponibilità di persone esterne al carcere,
perché i detenuti, avendo l’interdizione legale, non possono rivestire
cariche direttive, né partecipare al Consiglio di Amministrazione di queste
aziende. Naturalmente si può anche chiedere a una associazione di volontariato
di diventare lei stessa l’editore del giornale. Anche
la possibilità di aderire a una cooperativa, in qualità di soci lavoratori, è
ancora incerta, in attesa dell’approvazione di una legge (che sta per
concludere l’iter parlamentare) che prevede espressamente questo caso.
Naturalmente, è consentita l’assunzione, in qualità di lavoratori non soci,
e la collaborazione esterna a titolo di volontariato. La
materia, piuttosto complessa, è regolata dalla legge n° 381/1991 (cooperative
sociali) e dal Decreto legislativo n° 460/1997 (Disciplina delle O.n.l.u.s.). Entrambe
andrebbero conosciute, per sommi capi, da tutti i redattori e studiate a fondo
da qualcuno che si voglia occupare specificamente del settore amministrativo.
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