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"Dentro", la voce della Casa Circondariale di Rovereto
L‘incontro con la scrittura costituisce un’esperienza e un momento di emancipazione, nel senso che scrivere di sé ed esprimere le proprie riflessioni attraverso la parola scritta, dischiude non soltanto l’esperienza della persona, ma la dischiude anche dal punto di vista esistenziale. La parola scritta, come la lettura, ha valore pedagogico, in modo particolare in un ambiente ristretto, in un mondo dove l’incontro con la scrittura e la lettura, quindi anche l’incontro con se stessi, è limitato. Abbiamo proposto alla Direzione della Casa Circondariale di Rovereto, la possibilità di realizzare, coinvolgendo direttamente chi vive in carcere, un supplemento a "Oltre il muro" con l’intento di dare voce e spazio a chi vuole raccontare di sé, esprimere le proprie riflessioni nei confronti del mondo e della realtà. Grazie alla disponibilità e collaborazione dell’educatore, signor Giuseppe Stoppa, e alla partecipazione di coloro che hanno accolto con interesse e curiosità la proposta, presentiamo il primo numero del periodico "Dentro". Ci auguriamo di dare continuità e contribuire alla crescita di questa piccola e significativa esperienza, di dialogo attraverso la parola, con se stessi e gli altri.
Le collaboratrici di "Dentro", Chiara e Iris
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