Gaetano Pecorella

 

Il J’accuse di Gaetano Pecorella

Scarcerato anche chi resta un pericolo per la società

 

Il Giornale, 7 agosto 2001

 

Dal carcere escono personaggi peggiori di quelli che sono entrati? Parrebbe il caso di Giambattista Grancagnolo, condannato per reati non di sangue e diventato un omicida dopo 9 anni di galera, appena tornato in libertà con uno sconto di pena di 2 mesi.

“Una volta si usava dire - commenta il Presidente della Commissione Giustizia della Camera Gaetano Pecorella - che il carcere è una scuola di delinquenza. Purtroppo vale ancor oggi: lì dentro la vita è fatta di rapporti di violenza tra chi comanda e chi deve sottostare. Ed è già un miracolo che non siano più frequenti i casi di chi esce, segnato da questa esperienza, e compie delitti peggiori di quelli passati”.

Qual è l’errore?

I detenuti vanno seguiti, studiati, recuperati, aiutati a reinserirsi nella società una volta fuori. Da noi non imparano un mestiere, non hanno contatti con psicologi e assistenti sociali, non vengono valutati nella loro pericolosità, come avviene in Paesi come la Svizzera, ove un’équipe segue i condannati per mesi, prima di farli ritornare in libertà”.

Quali provvedimenti allora sono necessari?

“Ci vogliono carceri differenziate, dove il ladruncolo non si trovi a contatto con il boss mafioso e il pluriomicida. Bisogna depenalizzare, evitando la reclusione a chi ha compiuto piccoli reati, puntando su misure alternative. E investire per fare in carcere ciò che è necessario per la rieducazione. Nel suo intervento alla Commissione giustizia, il ministro Castelli si è dimostrato sensibile a questo problema, adesso ci aspettiamo i fatti. Siamo fuori dall’Europa anche perché, con forme disumane di trattamento, produciamo soggetti pericolosi per la società, quando vi rientrano. E qui non si tratta di perdonismo o buonismo”.

L’omicida era in libertà vigilata e aveva ottenuto uno sconto di pena: come valuta questo fatto?

“Dimostra che non si può collegare la pena ad una scadenza in base ad un calcolo solo matematico. Per avere uno sconto basta non aver violato le regole carcerarie, mentre quello che va valutato è l’effettivo recupero del condannato. Anche la libertà vigilata, con la firma giornaliera alla polizia, è inutile. Non impedisce certo che si commettano delitti appena usciti dal commissariato. 

 

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