|
Gli agenti: mai più carcere a Pianosa
Il Tirreno, 17 luglio 2001 Il sindacato autonomo della polizia penitenziaria, SAPPE, protesta per il mancato pagamento degli arretrati retributivi dovuti alla categoria e respinge l’ipotesi di rimettere in uso il carcere di Pianosa. A proposito della possibilità dì “riaprire” Pianosa, il sindacato si rammarica che nessuno abbia parlato al ministro Castelli “delle lacrime dei poliziotti penitenziari bloccati per mesi sull’isola, più reclusi dei reclusi”. “È arrivato il momento di promuovere seriamente una iniziativa politico -parlamentare per il passaggio del Corpo di polizia penitenziaria al ministero dell’Interno” afferma ancora il SAPPE, che proclama lo stato di agitazione del personale e preannuncia “grandi forme di protesta” a settembre. Inoltre il sindacato si lamenta per “l’ennesima farsa ai danni della polizia penitenziaria: è stato prima annunciato per iscritto il pagamento degli arretrati per il rinnovo del contratto di lavoro entro luglio, e poi è stato comunicato, sempre per iscritto, scusate abbiamo scherzato, gli arretrati li pagheremo a settembre. Già a giugno, tutte le altre forze di polizia hanno avuto tutto”.
|