L.I.L.A. di Milano

 

Lasciati soli sotto il solleone: 
testimonianze da Milano, Padova e Roma

 

Fuoriluogo, luglio 2001

 

La situazione delle principali galere lombarde (San Vittore e Opera) si può riassumere con il refrain: “per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare”. Come dire: siamo alle prese con i problemi già presenti ed evidenziali l’estate scorsa. Per sdrammatizzare, diciamo che le spiagge (leggi: strutture penitenziarie) sono sempre sporche e sovraffollate e che i mari (la somma di disagi e sofferenze di detenuti e operatori) soffrono degli stessi livelli di inquinamento.

Fuor di metafora, un anno dopo le iniziative e le denunce pubbliche emergono sicuramente molti punti dolenti ma anche note positive. Va detto che laddove si sono visti miglioramenti è stato spesso grazie ai direttori. Parliamo di San Vittore, dove (pur con tutte le lentezze e le fatiche) si registrano “buone notizie”, quali la vaccinazione antiepatiti gratuita, informazione/educazione sanitaria sulle malattie infettive, a cura dell’Unità Carcere dell’ASL e delle Associazioni, aumento dei corsi, maggiore tempestività negli interventi di bonifica igienico-sanitari. A fronte, permangono almeno tre seri problemi:

  1. stesso livello di sovraffollamento: spesso 5-6 persone in celle per 3, costrette a dormire in terra o al terzo piano dei letti a castello, col viso a un palmo dal soffitto.

  2. stessa insufficienza di personale medico-sanitario e addetto al trattamento. Diffusa insoddisfazione per tempi e modi degli interventi medico-sanitari; per le terapie con farmaci antiretrovirali si registrano alcune situazioni di non rispetto dei protocolli di somministrazione; la carenza di infermieri specializzati determina, non di rado, problemi di natura relazionale con pazienti detenuti sieropositivi o in AIDS.

  3. sostanziale inapplicazione della nuova legge sulle detenute madri. A Opera il polso della situazione è indiretto, poiché è minore la presenza e l’agibilità di associazioni e operatori esterni. Testimonianze di persone detenute con continue richieste d’aiuto, denunce e proteste, manifestano disagi e sofferenze soprattutto per gli aspetti medico-sanitari, trattamentali e di socialità interna. Vengono segnalati casi di persone in AIDS gravemente malate cui viene negata la scarcerazione.

Per riassumere: nuovi, ma soprattutto vecchi problemi, continuano a scaldare la stagione calda dietro le sbarre, i segnali che arrivano dal governo di destra non sono certo incoraggianti e l’aria che tira ha un certo odore di bruciato!

 

LILA di Milano

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