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“Il lavoro oltre le sbarre? Portatecelo”Avvenire, 26 luglio 2001
Mauro Imperiale, educatore da 22 anni, impegnato con gli extracomunitari del carcere di Como (un quarto della popolazione presente) si è convinto che solo collegando il penitenziario all’attività esterna è possibile la riabilitazione. “Abbiamo inserito in un’attività esterna una ragazza colombiana - racconta dispiaciuto- grazie a una borsa lavoro del Comune di Como, tutto andava per il meglio, ma appena ha scontato la pena è stata espulsa dall’Italia. Per questo occorrono chiare scelte politiche per gli stranieri”.
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