Pubblico Ministero (P.M.)
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Rappresenta l’accusa nei
procedimenti penali e anche nella fase di esecuzione delle pene. Ha
sostituito la figura del "giudice inquirente".
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Giudice delle Indagini
Preliminari (G.I.P.)
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È il magistrato che
compie una prima valutazione sulle prove raccolte dal pubblico
ministero. Decide se sottoporre l’indagato ad una misura cautelare,
nel caso trasformando il fermo in arresto.
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Tribunale del riesame
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È chiamato anche
"Tribunale della libertà" e si occupa di valutare i ricorsi
contro la sottoposizione a misure cautelari (decide, per esempio, se
concedere o meno gli arresti domiciliari).
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Giudice dell’Udienza
Preliminare (G.U.P.)
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Spesso è lo stesso
G.I.P., che in questa veste presiede l’udienza preliminare, dove il
procedimento penale può essere definito immediatamente (attraverso il
patteggiamento o il rito abbreviato), oppure dove può esserci il rinvio
a giudizio.
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Giudice Monocratico
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Decide nei procedimenti
penali riguardanti reati di piccola entità.
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Tribunale Ordinario
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È composto da tre giudici
e decide nei procedimenti riguardanti reati che prevedono una pena fino
ai venti anni di reclusione.
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Corte d’Assise
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È composta da due giudici
e da sette giurati popolari. Decide nei procedimenti riguardanti reati
che prevedono pene fino all’ergastolo.
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Corte di Cassazione
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È composta da tre giudici
e decide sui ricorsi riguardanti vizi di forma, inosservanze delle norme
giuridiche, etc.
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Giudice dell’Esecuzione
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È il Procuratore della
Repubblica che ha emesso l’Ordine di Esecuzione della pena e che si
occupa, eventualmente, di modificarla per effetto di cumuli, continuati,
indulti, etc.
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Giudice di Sorveglianza
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È il magistrato che
controlla il corretto svolgimento delle attività interne alle carceri e
nella cosiddetta "area penale esterna". Ha competenza sulla
concessione dei permessi di necessità e dei permessi premio, oltre che
sulla liberazione anticipata (sconto di pena per la buona condotta)
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Tribunale di Sorveglianza
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È composto da tre giudici
e inoltre si avvale del contributo di "esperti" (assistenti
sociali, psicologi, etc.). decide in merito alla concessione e alla
revoca delle misure alternative alla detenzione.
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