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Pierpaolo Romani
La nostra finalità è quella di fornire ai ragazzi un’informazione chiara, semplice, fruibile, attenta ai loro linguaggi, facendo in modo che a scuola, nell’associazione o a casa sia possibile, senza troppo dispendio di tempo, avere già pronto un percorso di approfondimento di un determinato argomento. Molti di voi stamattina, entrando in queste tende, si saranno trovati tra le mani una rivista colorata, "Macramè". Macramè è lo strumento principale di un piano di comunicazione sui diritti, sulla cittadinanza, sulla legalità e la giustizia sociale che il Gruppo Abele e Libera hanno deciso di promuovere al fine di coinvolgere ragazzi tra i 13 e i 16 anni che hanno voglia di discutere, ragionare e progettare su queste tematiche. La rivista è bimestrale. Ogni due mesi affrontiamo un determinato diritto oppure un certo tema, partendo dalle storie realmente vissute da ragazzi e da ragazze che le scrivono o le raccontano ai nostri redattori. In redazione non ci sono soltanto giovani: quelli che hanno qualche anno in più cercano di dare una mano a questi ragazzi, di spiegargli che esiste uno spazio e un modo per descrivere le situazioni. Sono i giovani, comunque, con la loro realtà, con il loro linguaggio, che parlano di un determinato diritto, ad esempio il diritto all’istruzione, tema del nostro primo numero. Le storie che abbiamo raccolto per questa nostra prima uscita non sono soltanto italiane: abbiamo, infatti, anche storie di ragazzi stranieri, in particolare dei Balcani, che ci hanno raccontato come si vive la scuola nel loro paese e come per tanto tempo per loro non sia stato, purtroppo, possibile studiare. Siamo stati a Corleone, all’istituto "Ballatore", che ha sede in una villa che apparteneva al boss mafioso Totò Riina e siamo andati a vedere una giornata di occupazione in questo istituto. I ragazzi ci hanno raccontato la storia di questa scuola che prima non c’era e adesso, nonostante da un punto di vista strutturale non sia una scuola vera e propria, è diventata un luogo di riconoscimento, un simbolo di un diritto fondamentale delle persone, quello all’istruzione. Siamo andati a Belluno e Pordenone, nel cosiddetto Nordest, davanti alle fabbriche a intervistare i ragazzi di 15 anni per chiedere loro perché hanno deciso di lasciare la scuola e di andare a lavorare. Dalle storie ricaviamo delle parole chiave che inseriamo in box, cercando di spiegarle. Altri box hanno un carattere informativo, servono per fornire indicazioni bibliografiche, segnalazioni di siti internet e di associazioni, sul tema trattato. La nostra finalità è quella di fornire ai ragazzi un’informazione chiara, semplice, fruibile, attenta ai loro linguaggi, facendo in modo che a scuola, nell’associazione o a casa sia possibile, senza troppo dispendio di tempo, avere già pronto un percorso di approfondimento di un determinato argomento. Il secondo strumento del nostro piano di comunicazione è il sito Internet (http://macrame.gruppoabele.org). Lo stiamo costruendo progressivamente, ma mi preme segnalare, tra le varie cose, la newsletter Eppur si muove, fatta anch’essa da ragazzi, che sarà quindicinale: chi si iscrive alla nostra mailing list riceverà informazioni su appuntamenti nazionali, locali, promossi nelle scuole, nelle associazioni e così via. Il terzo strumento sono i forum di discussione nelle scuole. Per ciascun tema o diritto che affrontiamo andiamo in due scuole medie e in due scuole superiori situate in diversi territori. Incontriamo 50 ragazzi di scuola media, 100-150 ragazzi di scuola superiore; facciamo lavori in plenaria e lavori di gruppo. Alla fine, dopo la discussione che animiamo attraverso apposite tecniche, tutto ciò che i ragazzi dicono lo riportiamo parola per parola, evidenziando con un colore diverso le frasi più significative. Inoltre i forum vengono anche filmati e, su autorizzazione dei ragazzi e dei dirigenti scolastici, piccoli spezzoni del forum, le parti più significative, vengono messe sotto forma di file-video su Internet. Macramè non si trova in edicola, è disponibile tramite abbonamento. Nel calcolare le tariffe dell’abbonamento abbiamo cercato di facilitare la sottoscrizione da parte di ragazzi, operatori sociali, insegnanti, volontari. Il prossimo numero affronterà il tema dei "consumi e del consumismo", riferito alle persone, alle cose, al denaro e alle sostanze. Troverete storie di ragazzi, vignette, foto e lavori realizzati nelle scuole e nelle associazioni che ci sono state segnalate da tanti ragazzi, operatori sociali, insegnanti e persone che, sui temi della giustizia sociale, dei diritti, della cittadinanza e della legalità, si impegnano in prima persona.
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