Osservatorio Parlamentare

 

Interrogazioni al Ministro della Giustizia (Camera dei Deputati)

 

Katia Zanotti - Seduta del 3 febbraio 2005

 

Per sapere, premesso che:

la situazione sanitaria nelle carceri italiane si fa più drammatica giorno dopo giorno e l’organizzazione della risposta, è del tutto inadeguata, a fronte di recrudescenze di TBC, epatite e altre malattie infettive che si aggiungono ai problemi persistenti di tossicodipendenza, alcool dipendenza e sindrome da HIV;

nel contesto di questa situazione emergenziale, determinata dal sovraffollamento delle carceri e dalla concentrazione di patologie fisiche, mentali e infettive, la situazione sanitaria risulta degradata da diversi fattori; molte ore di guardia medica e infermieristica vengono assegnate dai provveditorati regionali e dall’amministrazione penitenziaria secondo regole dettate dal DAP (dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) con parametri che non garantiscono una appropriata assistenza sanitaria corrispondente ai bisogni dei detenuti;

l’organizzazione del servizio infermieristico prescinde dai normali protocolli assistenziali e dalle reali specifiche esigenze degli istituti penitenziari, ma dipende dai monti orari giornalieri assegnati, costantemente decurtati a causa delle carenze di fondi;

in molti istituti agli infermieri dipendenti viene consentito di svolgere il proprio orario di lavoro nelle sole ore antimeridiane, facendo svolgere tutti i turni pomeridiani, notturni, festivi e prefestivi al personale infermieristico con contratto libero professionale, il quale deve così rispondere alle esigenze sempre crescenti di assistenza ai detenuti sempre crescenti, permanendo tale personale in una situazione di costante precarietà e incertezza e privo di ogni tutela;

da numerosi istituti pervengono segnalazioni sempre più preoccupate tese a richiedere farmaci, personale infermieristico, per rispondere a bisogni primari di salute, per soddisfare i livelli essenziali di assistenza che a tutti i cittadini del territorio nazionale debbono essere garantiti;

è stato indetto un concorso, i cui termini sono scaduti lo scorso 23 dicembre 2004, per l’assunzione di 90 infermieri, 45 a tempo indeterminato e 45 a tempo determinato, inquadrati come operai specializzati;

a questo concorso risulta agli interroganti non essere stata data la pubblicità adeguata, tanto è vero che in molte strutture non ne erano a conoscenza -:

per quale ragione si sia ritenuto di inquadrare gli infermieri come operai specializzati; per quale ragione il concorso sia solo per esami e non anche per titoli, il che avrebbe valorizzato l’esperienza e il lavoro di quanti da anni prestano servizio nelle carceri come infermieri a contratto libero professionale;

per quale ragione non sia stata prevista una riserva di posti per gli infermieri che, in modo precario, da tempo lavorano in carcere.

 

 

Precedente Home Su Successiva