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Giustizia: Minniti; in Italia c’è una prescrizione permanente
Agi, 3 febbraio 2007
Sulla giustizia "il problema vero è che nei meandri della legge italiana c’è una sorta di prescrizione permanente che di fatto fa diventare l’indulto non una scelta fatta attraverso larga convergenza parlamentare ma un’azione permanente della giustizia di questo paese". Lo ha detto il vice ministro agli Interni Marco Minniti a margine di un convegno sulla sicurezza organizzato dai Ds a Firenze. "L’indulto ha creato una grande preoccupazione anche se le cifre dicono che il quadro è un quadro assolutamente normale, - ha concluso Minniti - coloro che sono rientrati in carcere dopo l’indulto sono una percentuale particolarmente bassa. Il problema da affrontare è quello di creare un sistema giudiziario efficiente che commini pene in tempi relativamente brevi e che dia la certezza della pena". Latina: serve un nuovo carcere, l'attuale è indecente
Asca, 3 febbraio 2007
"L’esigenza di una nuova struttura penitenziaria per la città di Latina, è sempre più necessaria sia per la tutela dei cittadini che per la dignità dei detenuti alla luce di quanto previsto dal Codice penitenziario". È questo il commento del Consigliere Comunale di AN, Bruno Creo, dopo l’ennesimo rinvio al prossimo Consiglio Comunale della discussione relativa alla mozione avente ad oggetto lo spostamento del carcere con conseguente individuazione di una nuova area. "Questo continuo procrastinare da parte del Consiglio Comunale nella trattazione di un argomento estremamente importante per l’intera cittadinanza, rende ancora più avvilente la situazione reale in cui versa la struttura", afferma il Consigliere Creo. È infatti da ricordare che l’edificio presente in via Aspromonte ha ben 73 anni essendo stato costruito nel 1934 e, da quella data, non ha mai avuto ristrutturazioni idonee a renderlo efficiente dal punto di vista della capienza e dei servizi offerti."La Casa circondariale di Latina, continua Creo, è l’unico Istituto della Provincia e la sua capienza massima non regolamentare, è insufficiente a contenere un numero di soggetti tanti quanti sono quelli attualmente presenti nella struttura. Sovente si verifica una situazione di affollamento che non permette alla Polizia Penitenziaria di gestire adeguatamente i detenuti, dovendo ripiegare su richieste di deflusso". L’inadeguatezza della struttura, si ripercuote sul diritto dei detenuti ad aver garantiti adeguati spazi ricreativi per il recupero e per lo svolgimento di attività didattiche. Ma non solo. Gravi disagi sono fortemente sentiti anche dalle guardie penitenziarie che, ad oggi, non hanno a disposizione nemmeno una stanza dove poter svolgere le proprie riunioni interne. Non meno importante è il fatto che la struttura sorge al centro della città, una ubicazione non certo idonea al tipo di struttura, data la vicinanza di scuole e numerose abitazioni, mettendo a repentaglio la sicurezza e la vivibilità dei residenti di quella zona." Ad oggi, conclude il Consigliere Creo, i contributi provinciali e regionali per l’adeguamento della struttura penitenziaria alle reali esigenze sia dei detenuti che della Polizia Penitenziaria, sono stati solo dei palliativi. Quello che veramente serve è un nuovo edificio e per questo si chiede all’Amministrazione Comunale di esaminare quanto prima la questione per l’individuazione di un’area adeguata. Tutto questo anche nell’opportunità di utilizzare apposito Project Financial e finanziamento privato. Tempio Pausania: quasi conclusi lavori per il nuovo carcere
Sardegna Oggi, 3 febbraio 2007
Il provveditore dell’amministrazione penitenziaria della Sardegna, Francesco Massidda, ha effettuato un sopralluogo nel carcere della Rotonda, a Tempio, dove stanno per concludersi i lavori di riqualificazione. Ad accompagnarlo nella visita, la direttrice Patrizia Incollu. I lavori riguardano in particolare degli interventi per migliorare la vivibilità dei detenuti. Il finanziamento previsto per le opere è di un milione di euro. Sopralluogo questa mattina al cantiere per i lavori di ristrutturazione della Casa Circondariale di Tempio. Francesco Massidda, provveditore dell’Amministrazione penitenziaria nell’Isola ha visitato il cantiere aperto nel luglio 2006. Gli interventi sono stati finanziati con un milione di euro. Quello di Tempio Pausania sarà uno delle poche carceri italiane dotato di una serie di servizi per migliorare la vivibilità dei detenuti: ad esempio, ci sarà il bagno in cella separato dalla zona notte. Massidda non ha dato alcuna indicazione certa sulla riapertura della Rotonda ristrutturata, ma dovrebbe comunque avvenire entro la fine del 2007. Nel frattempo, il 21 febbraio prossimo l’amministrazione penitenziaria entrerà in possesso delle aree espropriate per la realizzazione del nuovo carcere di Nuchis, destinato ad ospitare 140 detenuti. I lavori sono stati finanziati dal ministero della Giustizia per un ammontare superiore ai 35 milioni di euro. struttura che ospiterà 140 detenuti, lavori finanziati dal Ministero della Giustizia per un valore superiore ai 35 milioni di euro. Lecce: agli arresti domiciliari, sceglie di tornare in carcere
Gazzetta del Sud, 3 febbraio 2007
Un cittadino albanese agli arresti domiciliari per spaccio di droga nella sua casa di Tuglie, nel leccese, ha chiesto ai carabinieri di essere portato in carcere perché non sopportava la moglie. La richiesta è stata girata al Tribunale del riesame che l’ha accolta disponendo che l’uomo, Kadri Lluga, di 52 anni, fosse rinchiuso nel penitenziario di Borgo San Nicola a Lecce. Da circa un mese Lluga chiedeva con insistenza ai militari della Compagnia di Gallipoli, durante i consueti controlli, che la misura restrittiva cui era stato sottoposto fosse modificata con la reclusione in carcere, minacciando anche di uccidere la consorte, una donna del posto, la quale - a suo dire - gli avrebbe resto difficile la permanenza in casa. Il reiterarsi delle richieste hanno indotto il giudice a disporre l’arresto nella casa circondariale del capoluogo salentino. L’uomo, oltre a lamentarsi dei continui contrasti con la moglie e con la figlia, pare non sopportasse il fatto che fosse costretto a vivere in una stanzetta di circa cinque metri quadrati. Un anno fa l’albanese era stato arrestato perché trovato in possesso di un chilo di cocaina. Droghe: si insedia commissione su politiche prevenzione
Notiziario Aduc, 3 febbraio 2007
Rilancio delle politiche e delle iniziative di prevenzione ed educazione sanitaria; definizione dei livelli di assistenza per le dipendenze patologiche; formazione; ricerca e assistenza ai tossicodipendenti detenuti: questi alcune delle tematiche sulle quali opererà la nuova "Commissione consultiva sulle dipendenze patologiche" insediata ieri dal Ministro della Salute Livia Turco. Obiettivo della Commissione è la messa a punto di un Piano d’azione complessivo per il 2007 per incrementare le azioni di contrasto all’uso delle droghe ma anche all’uso e all’abuso di sostanze legali come l’alcol, il fumo o gli psicofarmaci che danno dipendenza e che provocano danni alla salute dei cittadini. All’attenzione della Commissione anche i comportamenti compulsavi, come il gioco d’azzardo, causa di vere e proprie patologie psico-sociali. La Commissione, presieduta dal Sottosegretario Antonio Gaglione, vicepresidente Giuseppe Vaccari, è composta dai rappresentanti delle associazioni e società scientifiche più rappresentative nel campo delle dipendenze, da esponenti di comunità terapeutiche e reti di comunità, da rappresentanti dei ministeri coinvolti nella prevenzione delle tossicodipendenze, dalle regioni, dagli enti locali. Più in dettaglio la commissione interviene nei seguenti ambiti: prevenzione (in particolare secondaria e terziaria); educazione alla salute; definizione dei livelli di assistenza che il SSN deve garantire per le dipendenze patologiche; linee di indirizzo, in collaborazione ed accordo con le regioni, sulla organizzazione dei servizi; monitoraggio continuo del fenomeno con la costruzione di un sistema informativo ed epidemiologico informatizzato; formazione degli operatori sanitari; ricerca sanitaria finalizzata; assistenza ai tossicodipendenti detenuti. Droghe: dopo la disintossicazione Calissano torna in tv
Asca, 3 febbraio 2007
"Preparatevi, sto tornando". È l’annuncio dell’attore Paolo Calissano a margine della trasmissione Maurizio Costanzo Show a cui è intervenuto. L’attore ha dichiarato che dopo il coinvolgimento nella vicenda di droga del settembre 2005 e dopo i giorni passanti in comunità, il difficile è passato. Tanti i progetti per Paolo Calissano: teatro, fiction, e altro di cui l’attore per scaramanzia preferisce non parlare. Paolo Calissano era stato arrestato dalla squadra mobile di Genova con l’accusa di cessione di droga in relazione alla morte, avvenuta nella sua abitazione, di Ana Lucia Bezerra Bandeira, una giovane donna brasiliana, il 25 settembre 2005. L’autopsia confermerà nei giorni successivi che la causa del decesso è dovuta a cocaina e possibile commistione con psicofarmaci. Calissano viene prima messo agli arresti domiciliari e successivamente entra in una comunità di recupero per disintossicarsi. Quest’anno, grazie all’indulto è tornato in libertà.
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