Interrogazione a Ministro su suicidio

 

Suicidio paraplegico Opera: parlamentari Ds interrogano Castelli

 

Comunicato stampa della segreteria di Luigi Giacco

 

“Il 24 marzo 2004 nel carcere di Opera – Milano si è tolto la vita un detenuto paraplegico costretto su una sedia a rotelle, Andrea Mazzariello” – inizia così l’interrogazione presentata I parlamentari Augusto Battaglia Capogruppo DS in Commissione Affari Sociali e Luigi Giacco Responsabile Nazionale DS Area Disabili hanno presentato una interrogazione ai Ministri Castelli e Sirchia.

"Da informazioni assunte dalla stampa, il Mazzariello, pochi giorni prima, aveva manifestato al suo legale la sua disperazione per l’abbandono in una cella e per non essere curato adeguatamente per la malattia di cui soffriva, una stenosi del canale midollare che gli procurava forti dolori; non gli veniva somministrata la morfina e cercavano di sostituirla con altri farmaci contro il dolore che gli provocava ulteriori forti sofferenze; il Mazzariello, prima di rientrare in carcere per la condanna definitiva, aveva chiesto gli arresti domiciliari per motivi di salute, ma gli erano stati negati; quando il Mazzariello già si trovava  ad Opera aveva presentato, tramite i suoi avvocati, un’istanza di differimento della pena per motivi di salute".

Illustrando il caso, i Parlamentari Diessini, chiedono ai Ministri di conoscere “se i fatti corrispondono al vero e se sono state avviate le indagini amministrative e giudiziarie sul caso; se le autorità erano a conoscenza del disagio psicologico con una conseguente depressione acuta e se erano state avviate tutte le procedure di precauzione per prevenire l’atto suicidale e per quale motivo il detenuto non era stato trasferito in ricovero esterno;” – infine Battaglia e Giacco chiedono di sapere “quanti sono i detenuti in condizione di disabilità ed in quali condizioni vengano garantiti i trattamenti necessari per la loro salute.”  “È incredibile che un disabile grave fosse tenuto in certe situazioni all’interno di un carcere,” - dichiarano in conclusione i Parlamentari - e qui sorgono dei forti dubbi sulle condizioni dei detenuti e sulle responsabilità del caso e i Ministri ci dovranno spiegare se il diritto alla salute e alla vita in carcere sono realtà o sono diventati dei diritti invisibili”.

 

 

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