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nove in una cella senza docce e assistenza medica La Sicilia, 31 marzo 2004
Un gruppo di detenuti della casa circondariale di piazza Lanza ci scrive per denunciare lo stato carente della struttura carceraria dal punto di vista igienico e le condizioni di vita disagevoli all'interno delle celle. La lettera non è firmata. Gli stessi detenuti spiegano che non vogliono firmarla temendo ritorsioni ed è proprio per questo motivo che la pubblichiamo, mentre nella generalità dei casi vengono cestinate le missive anonime. "Chi
scrive è la popolazione detenuta della casa circondariale di piazza Lanza.
Vorremmo che i mass media e la cittadinanza esterna a questo istituto sappia che
viviamo in condizioni disumane, con celle sporche, senza suppellettili e non a
norma con le leggi che lo Stato italiano ha emanato a tutela della dignità
delle persone detenute. Allo stato attuale in una cella che può ospitare al
massimo 4 detenuti, ve ne sono ben 9 ammassati in celle anguste. In una sezione
con ben 90 detenuti vi sono 5 docce di cui 3 guaste e inservibili e la doccia
spetta al detenuto 3 volte a settimana (salvo imprevisti). Noi
chiediamo un po' di attenzione affinché possiamo pagare i nostri errori
commessi, ma nel pieno rispetto della persona, e non vivere come animali in un
Paese che osa chiamarsi democratico. In altri Paesi europei il detenuto vive
come ogni cittadino nel pieno rispetto della persona, che viene solo privato
della libertà (e non della dignità, come avviene oggi a piazza Lanza). |