Intervista a Castelli

 

Castelli: "Nelle carceri farò una rivoluzione"

 

Il Resto del Carlino, 4 ottobre 2003

 

Il risultato è stato importante. Il ministro della Giustizia Roberto Castelli presenta a Lecco la conferenza dedicata a "Cooperazione giudiziaria in materia di diritto familiare transfrontaliero", organizzata dalla Commissione Europea e dalla presidenza italiana. Da ventiquattr’ore Bruxelles ha approvato il regolamento bis in materia di responsabilità parentali. Tutte le coppie separate avranno uno strumento uguale in tutta Europa. Tre i punti chiave. Il diritto di visita. Il rimpatrio dei minori. L’immediata esecutività di una sentenza.

 

Ministro Castelli, le carceri italiane sono vecchie, fetide, sovraffollate…

"Il panorama carcerario italiano è variegato. Ci sono istituti che oserei definire modello. Istituti a cui dare la sufficienza. Altri da chiudere al più presto. Sono stato di recente in un istituto e ho dato disposizioni al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria che entro Natale la permanenza dei detenuti diventi esclusivamente volontaria. C’è il caso particolare di un carcere finito ma costruito su un colle che frana. Storia di dieci anni fa. Ci sono situazioni di ogni tipo. Nel complesso la valutazione non è così pessimistica. La popolazione carceraria è in calo, certamente non per merito dell’indultino. L’indultino è una boccata di ossigeno di cui, penso, sentiremo gli effetti fino a settembre del prossimo anno, quando i detenuti entrati riequilibreranno quelli usciti. L’articolo 15 della Bossi-Fini fa sentire i suoi effetti benefici con una uscita ogni mese di cento detenuti stranieri condannati a meno di due anni che vengono rimandati nel paese d’origine. Fra poco andrà a regime l’accordo con l’Albania e la Romania. La Serbia ci ha chiesto un accordo analogo".

 

Nuove carceri?

"Abbiamo un programma epocale di costruzioni che porterà ad aprire 23 nuovi istituti. Utilizzeremo sia strumenti tradizionali sia strumenti innovativi. Col metodo tradizionale il governo mette i fondi della finanziaria, il Dipartimento della Giustizia fa la programmazione, i Lavori pubblici costruiscono. Una procedura che richiede circa dieci anni. Abbiamo mantenuto gli stanziamenti di mille miliardi di lire e con quelli realizzeremo 9 dei 23 istituti. Un’apposita legge ha poi stanziato 92 milioni di euro per Varese e Pordenone e per aumentare la capienza di Bollate. Abbiamo realizzato una Spa che abbiamo chiamato Dike Aedifica col compito di mettere sul mercato il patrimonio demaniale. Vecchi istituti con un valore immobiliare in qualche caso enorme. Intanto la situazione è migliorata. Due anni fa a San Vittore c’erano 2.300 detenuti, ora ce ne sono 1.400".

 

Lei si è opposto alla grazia per Adriano Sofri. Ha parlato invece di una forma di pacificazione che chiuderà l’epoca per i protagonisti delle stagioni cruente…

"Ho detto e scritto quello che penso della vicenda Sofri. Vorrei solo segnalare un caso giunto alla mia attenzione in questi giorni. Quello di un detenuto in carcere da 51 anni. I miei uffici stanno istruendo la pratica per la proposta di grazia".

 

La sua riforma prevede la cancellazione dei tribunali dei minorenni…

"Una riforma da fare il più rapidamente possibile. Un conto è la libertà del magistrato. Un conto è togliere un bambino ai genitori senza nessuna possibilità di contraddittorio".

 

Intanto l’Anm rinvia la decisione su uno sciopero contro la riforma dell’ordinamento della magistratura.

"Ritengo positivo che i magistrati siano giunti alla decisione di non organizzare ulteriori scioperi. Da parte mia chiedo un confronto sui fatti".

 

Nella maggioranza ci sono fibrillazioni. An e Udc rinfacciano a Berlusconi un asse privilegiato con la Lega, parlano di rimpasto…

"Vedo nella maggioranza un’atmosfera di assoluta collaborazione. Ho l’impressione che molte delle inquietudini che leggo sui giornali siano legate a questioni interne ai partiti".

 

 

Precedente Home Su Successiva