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Le attività del Centro Francescano di Ascolto di Rovigo
Servizio penitenziario
Il servizio di assistenza volontaria presso la Casa Circondariale di Rovigo
viene svolto con una presenza costante sia nella sezione maschile che in
quella femminile. I volontari svolgono colloqui, coordinamento di gruppi,
attività culturali e ricreative (servizio di prestito libri, proiezioni
cinematografiche, etc.), e portano avanti dal 1999 un progetto di formazione
al lavoro esterno con dei detenuti ammessi in art. 21 legge 354/75.
Dall'incontro con i detenuti all'interno scaturiscono poi i contatti con le
famiglie degli stessi all'esterno. Tra le varie iniziative alimentate e
supportate in questi anni, è da segnalare la redazione dal 1997 del periodico
"Prospettiva Esse" interamente scritto dai reclusi, uomini e donne
dell'Istituto polesano. L'impegno dei volontari dell'Associazione è molto
intenso anche in organismi nazionali quali il Seac - Coordinamento Enti e
Associazioni di Volontariato Penitenziario e la Conferenza Nazionale
Volontariato Giustizia, con la partecipazione in commissioni dei Ministeri
della Giustizia, Sanità e Affari Sociali. Servizio di ascolto
Aperto all'accoglienza ed all'aiuto nella condivisione del disagio sociale, il servizio condensa ed attua una serie di funzioni che vanno dalla semplice informazione all'immediata risposta per tamponare situazioni di emergenza, nonché la possibilità di impostare con l'utente progetti di riabilitazione e recupero attraverso specifici percorsi, con un lavoro di sostegno, accompagnamento ed attenzione personalizzata, l'appoggio a strutture di alloggio, terapeutiche, di accoglienza notturna ecc. Assistenza ai malati di aids
Ci sono persone che spesso non riescono nemmeno a dire in che stato si trovano, anche durante un dialogo con conoscenti non sono in grado di proferire frasi quali: "Io sono sieropositivo" e "Io ho l'aids". Sono convinti che tali affermazioni possono bollare la loro esistenza ed essere di conseguenza di emarginazione, così attuano un atteggiamento difensivo per cercare di non perdere l'affetto delle persone care e il loro posto nella società! Per chi invece ha il coraggio di esporsi al giudizio degli altri, il più delle volte si ritrova una porta sbattuta in faccia, con l'aggiunta pertanto di una nuova malattia, quella della "solitudine". C'è da considerare il fatto che la conoscenza del virus hiv e le relative esperienze acquisite sono limitate a poco più di vent'anni, anche se dal punto di vista medico la ricerca ha fatto enormi passi avanti e la realtà odierna vede persone sieropositive che possono continuare a condurre una vita pressoché normale per molti anni attraverso l'assunzione di farmaci. Tocca a noi adesso, uscire dal nostro guscio protettivo e avvicinarci a queste persone, conoscerle e riscoprirle più coraggiose di noi, e con lo stesso disperato bisogni d'amore! Proprio in quest'ottica, alcuni volontari di questa Associazione sono impegnati da diversi anni in un servizio di assistenza domiciliare e sostegno alle persone malate di aids, che viene sviluppato attraverso un percorso di accompagnamento nella fase acuta e terminale della malattia, con un aiuto concreto fatto anche di un necessario sostegno alla famiglia dei malati. Tutto questo progettato e ideato in collaborazione con il reparto "malattie infettive" dell'Azienda Ulss 18 di Rovigo e con il supporto formativo degli operatori di Casa "Santa Chiara" di Padova. Quella qui descritta non è una realtà lontana, ma considerato il numero elevato di persone malate presenti nella nostra città e in provincia, è di sicuro un "mondo" poco conosciuto e al quale non è stato dato sinora un'attenzione adeguata investendo le risorse necessarie. Gli operatori volontari di questa Associazione impegnati in questo servizio saranno felici di accogliere nuovi volontari, per profondere ancora maggiore impegno e abbattere quella solitudine a cui vengono condannate queste persone malate. Perciò, chi è interessato/a, può telefonarci o recarsi presso la nostra sede.
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