Più attenzione alla realtà carceraria

      

Gli operatori si uniscono in associazione

 

Il Gazzettino, 23 marzo 2003

 

Si chiama "Carcere e Città" ed è un coordinamento di associazioni, cooperative e altre realtà che si occupano di carcere con lo scopo dichiarato di "rendere più umana la vita nelle istituzioni carcerarie". I promotori di questa iniziativa sono operatori di realtà che svolgono la loro attività all’interno e all’esterno degli Istituti di pena padovani; sono impegnati nella società per il reinserimento delle persone detenute; si occupano di informazione dal e sul carcere.

"L’idea di creare questo nuovo soggetto - raccontano gli ideatori del progetto - l’avevamo da tempo, ma ora ci sembra sempre più urgente metterci insieme e aggregare le nostre forze, visto il calo allarmante di notizie dei media sul carcere, le condizioni di vita in continuo peggioramento di cui è segno il moltiplicarsi dei suicidi".

"Sentiamo l’esigenza di creare questa nuova realtà per coordinarci tra di noi, - continua l’associazione - per scambiarci informazioni e per migliorare la qualità delle nostre attività e dei servizi offerti. In questo periodo il carcere con i suoi 58.000 "ospiti" esprime un disagio sempre più insopportabile, ma, nonostante la pacifica protesta dei detenuti per rendere visibili le condizioni della loro detenzione, i mass-media danno sempre meno risalto alle informazioni relative a un mondo, che la gran parte della società preferirebbe allontanare."

Ora quello che è stato definito "l’assordante silenzio delle sezioni" è stato rotto. Chiediamo allora - conclude l’Associazione - a operatori e volontari, a tutti quelli che sono interessati, di associarsi al Coordinamento Carcere e Città di Padova, per farlo diventare un tramite e un punto di riferimento tra carcere, territorio e società civile.

 

 

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