Osservatorio
carcere e territorio di Milano
Nella
piena consapevolezza del ruolo fondamentale svolto dalle realtà del
volontariato e del privato sociale in ambito carcere e territorio, la
Municipalità conferma il ruolo di coordinamento dell’Osservatorio carcere e
territorio, costituito nel 1993, al fine di fornire risposte concrete alle
aspettative di risocializzazione dei detenuti, nonché come indispensabile
supporto e significativo momento di raccordo di tutte le iniziative a favore
delle persone ristrette nella libertà e ex detenuti.
L’Osservatorio
carcere e territorio è costituito presso il Comune di Milano – Settore
Servizi Sociali per Adulti, e ne assicura i compiti di segreteria, e riunisce il
Privato Sociale e il volontariato, i referenti istituzionali del Comune di
Milano e di altri Comuni, la Provincia, la Regione, l’Amministrazione
Penitenziaria e le organizzazioni sindacali, che si occupano delle problematiche
delle persone ristrette nella libertà e ex detenuti.
Insieme
concorrono ad individuare le linee programmatiche, a promuovere una crescita
culturale, a sensibilizzare e a coordinare le attività in quest’ambito. L’Osservatorio
è costituito da una Assemblea che funge da organo decisionale, i lavori saranno
coordinati da una segreteria composta da membri scelti dall’assemblea stessa.
La
segreteria avrà compiti di:
|
coordinamento
del programma di lavoro; |
|
conduzione
delle riunioni plenarie; |
|
rappresentanza
dell’Osservatorio verso l’esterno. |
L’Osservatorio
si propone di:
|
informare
e formare la pubblica opinione attorno ai problemi legati alla detenzione e
agli istituti di pena; |
|
aprire
l’istituzione carceraria al territorio e alla società civile di cui fa
parte, sia attraverso progetti interni di natura formativa educativa e
risocializzante, sia attraverso l’attuazione di misure alternative alla
detenzione previste dalla legge; |
|
coagulare
attorno a progetti di utilizzo delle norme dettate dalla riforma penitenziaria
(rivolti a detenuti prossimi alla dimissione e a soggetti nelle condizioni di
poter accedere alle misure alternative) tutte le forze politiche e sociali
disponibili, le associazioni culturali, nonché il volontariato locale; |
|
favorire
la circolazione delle informazioni rispetto ai diversi progetti. |
Obiettivi:
-
sollecitare
la presenza attiva delle Istituzioni nei progetti relativi al carcere e al
reinserimento e in particolare il loro coordinamento nella realizzazione del
Piano Cittadino di Intervento; valorizzare le potenzialità della cooperazione
(messa in rete) di agenzie istituzionali e non istituzionali;
-
elaborare
linee di intervento da sostenere presso gli Enti Pubblici competenti in
materia e verifica dell’efficacia dei progetti operativi come risposta alle
problematiche emergenti;
-
diffondere
una corretta informazione e promuovere una cultura di solidarietà e di
rispetto dell’identità e dei bisogni delle persone che hanno o hanno avuto
problemi di detenzione;
-
favorire
l’inserimento lavorativo, dove il lavoro sia base della propria vita, i cui
effetti abbiano positivi riflessi sul piano economico quanto sul piano
sociale;
-
assicurare
la collaborazione e il passaggio di informazioni tra i servizi interni ed
esterni al carcere in occasione sia di permessi premiali, finalizzati al
contatto con il futuro ambito di reinserimento, sia di misure alternative;
-
formulare
ipotesi e progetti operativi rivolti in modo particolare all’area della
marginalità sociale e dell’emarginazione;
-
garantire
il diritto alla salute;
-
garantire
l’informazione ai detenuti rispetto ai lavori dell’Osservatorio tramite i
gruppi di formalizzati all’interno degli Istituti di Pena;
-
monitoraggio
costante sia della realtà delle persone detenute che di quelle in misura
alternativa.
Regole
di funzionamento
|
possono
aderire all’osservatorio tutte le organizzazioni e le istituzioni che
svolgono un ruolo attivo nell’area dell’esecuzione penale e che
accettano i fini e le norme della presente carta, previo parere dell’osservatorio
e sua approvazione; |
|
ogni
componente partecipa all’osservatorio con la presenza di un delegato o
supplente, la nomina del delegato/i dovrà avvenire con lettera scritta; |
|
è
richiesta la partecipazione regolare delle persone delegate; |
|
tre
assenze ingiustificate alle riunioni comportano la ridefinizione del
rapporto del/i componente/i con l’osservatorio; |
|
il
numero legale per la validità della seduta dell’osservatorio è della
metà più uno degli aderenti; |
|
le
decisioni sono prese a maggioranza semplice (metà più uno dei presenti); |
|
la
segreteria è eletta dai membri dell’osservatorio e avrà funzioni
esecutive e organizzative e di rappresentanza dell’osservatorio stesso,
rimarrà in carica 2 anni; |
|
l’osservatorio
sviluppa il proprio lavoro attraverso gruppi di studio costituiti per
specifiche aree tematiche; |
|
l’osservatorio
si riunisce periodicamente presso i locali del Comune di Milano; |
|
di
ogni riunione viene redatto un verbale. |
Aderiscono
all’Osservatorio carcere e territorio di Milano:
Progetto
Ekotonos, Caritas Ambrosiana, C.G.I.L. Milano, Ass. Bambini senza sbarre, AgeSol,
Consorzio Solidarietà Carcere, Cooperativa Alice, Coop. Il Bivacco, C.S.S.A.,
C.I.S.L., City Angels, Coop. A & I, Coop. Art. 3, Orientamento Lavoro Onlus,
Incontro e Presenza, Società Umanitaria, Antigone, Gruppo Abele Milano,
Consorzio SIS, Cooperativa ESTIA, Orientamento Lavoro, Operatori Penitenziari
singoli, C.R. Opera, Carcere di Bollate. Volontari singoli, Coop. ALI
Ottavio
Moffa
Referente
del "Progetto Ekotonos" e componente della segreteria dell’Osservatorio
Carcere e Territorio di Milano.
|