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Mancano i fondi: a rischio il lavoro in carcere
Il nuovo on line, 9 dicembre 2002
L’Agenzia di Solidarietà per il lavoro lancia l’allarme: la somma erogata nel 2001 per favorire l’inserimento lavorativo dei detenuti è esaurita. E, nella Finanziaria 2003, non sono previsti nuovi stanziamenti. Quando si è in carcere e si è costretti a guardare impotenti i minuti trascorrere, le cose più piccole diventano eventi. Soprattutto la possibilità di svolgere un lavoro diventa per i detenuti un momento di riabilitazione importante. Mentre, per gli ex detenuti, è spesso l’unica possibilità di reinserirsi nella società una volta scontata la pena. Ora il lavoro all’interno del carcere rischia di diventare un miraggio. La legge Smuraglia, infatti, che prevedeva copertura economica per l’inserimento lavorativo di detenuti ed ex detenuti, di fatto sarà inefficace. Motivo: la copertura economica è già esaurita. La legge Smuraglia (193/2000) è stata approvata due anni fa. Prevede agevolazioni e sgravi fiscali per le aziende pubbliche o private che organizzino attività produttive o di servizi, all’interno degli istituti penitenziari, impiegando persone detenute. I fondi statali riguardano le imprese che assumono lavoratori detenuti per un periodo di tempo non inferiore ai trenta giorni o che svolgono effettivamente attività formative nei confronti di chi è in carcere, in particolare dei più giovani. Le agevolazioni si applicano anche nei sei mesi successivi alla cessazione dello stato di detenzione. Solo nell’estate del 2002 sono stati emanati i decreti attuativi. La legge, dunque, esiste da due anni ma, fino all’estate scorsa, era impossibile applicarla. I decreti attuativi prevedevano, secondo quanto riferisce AgeSoL, (Agenzia di solidarietà per il lavoro) come copertura economica, fino a esaurimento fondi, per il triennio 2000/2002 circa 2.582.284,5 euro l’anno per sgravi contributivi e 2.065.827,6 euro durante lo stesso triennio per crediti di imposta. AgeSoL però lancia l’allarme: la somma stanziata nella Finanziaria 2001 si sarebbe già esaurita. E soprattutto non si conoscono ancora i nomi di quali imprese (sia profit che no profit) beneficeranno delle agevolazioni. AgeSoL , nata a Milano nel 1998 su iniziativa di un gruppo di detenuti di San Vittore per favorire e promuovere l’inserimento sociale attraverso il lavoro lancia un appello al Governo e ai parlamentari lombardi: "affinché si adoperino per introdurre incentivi all’occupazione e copertura economica alla legge Smuraglia nella Finanziaria del 2003". AgeSoL chiede che sia stanziata una somma uguale a quella del 2001, anche se è "ampiamente insufficiente alle richieste". "Siamo a conoscenza che la legge Finanziaria 2003 il cui testo sarà in discussione al Senato nei prossimi giorni - prosegue l’Agenzia, nella lettera a deputati e senatori della Regione -, non prevede alcun incentivo alle imprese per incrementare l’occupazione, soprattutto per quanto riguarda soggetti svantaggiati sia dal punto di vista fisico che sociale". Per il presidente dell’Agenzia, Don Virginio Colmegna "non finanziare la Legge Smuraglia significa indebolire tutte le iniziative (e le imprese) che agiscono nel campo del reinserimento lavorativo in ambito carcerario, comunemente riconosciute di rilevante qualità ed importanza sociale".
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