Il
Ministero della Giustizia
Dipartimento
dell’Amministrazione Penitenziaria
e
L’Unioncamere
Unione
Italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura
Premesso
|
Che
il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, nell’ambito del
mandato istituzionale affidatole dall’art. 27 della Costituzione, ha il
compito di promuovere interventi finalizzati al reinserimento sociale della
popolazione detenuta, ed in tale ambito particolare rilevanza si attribuisce
agli elementi del trattamento così come individuati all’art. 15
dell’Ordinamento Penitenziario - istruzione, lavoro, religione, attività
culturali ricreative e sportive, contatti con il mondo esterno, rapporti con
la famiglia - quali esperienze fondamentali di crescita umana e strumenti
privilegiati di effettiva partecipazione al vivere sociale e civile;
|
Che
il diritto al lavoro dei cittadini detenuti può essere promosso
dall’Amministrazione Penitenziaria attraverso la creazione di una rete
stabile di rapporti e collaborazioni con attori istituzionali e
dell’imprenditoria al fine di implementare e confermare, ove già in atto,
processi che rendano le lavorazioni penitenziarie conformi a criteri
innovativi di imprenditorialità e concretezza, aumentando i posti di lavoro
dei detenuti e riducendo la recidiva;
|
Che
l’evoluzione legislativa, sia al livello nazionale che regionale, è
indirizzata verso un ampliamento delle ipotesi di lavoro negli istituti
penitenziari ed una contestuale espansione delle opportunità di sostegno al
lavoro per i soggetti in esecuzione penale esterna;
|
Che
le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, in virtù
delle loro "funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese
e lo sviluppo delle economie locali", previste dalla Legge 580/93,
svolgono un importante ruolo strategico nel tessuto sociale ed istituzionale
del Paese.
|
Che
il sistema delle Camere di Commercio, nell’ambito delle suddette funzioni,
è impegnato da tempo (direttamente e in partnership con altri soggetti) sui
temi dell’analisi dei fabbisogni professionali, dell’orientamento, della
formazione professionale, manageriale e imprenditoriale, nonché del
raccordo tra formazione e imprese;
|
le
Camere di Commercio, anche tenuto conto della presenza nei loro Consigli
delle rappresentanze delle Associazioni imprenditoriali e delle Parti
sociali, possono garantire il coinvolgimento delle stesse ed esercitare
quindi un significativo ruolo di mediazione attiva e propositiva tra
istituzioni e mondo della produzione e del lavoro.
|
Che
l’Unioncamere, nell’ambito dei suoi scopi statutari, cura e rappresenta
le Camere di Commercio ed i rapporti del sistema camerale con le istituzioni
nazionali e con le categorie, elaborando indirizzi comuni, promuovendo e
realizzando, anche in favore delle Camere di Commercio e delle categorie
economiche ed in collaborazione con Enti ed Organismi nazionali, iniziative
coordinate, studi, indagini, ricerche, congressi, convegni e conferenze,
sostenendo le attività del sistema camerale in tutte le sue articolazioni,
per favorirne lo sviluppo a rete.
|
Che
l’Unioncamere, con il Sistema Informativo sui fabbisogni professionali e
formativi delle imprese Excelsior (realizzato in collaborazione con il
Ministero del Lavoro e l’Unione Europea), rileva ogni anno, presso un
campione di 100 mila aziende, le dimensioni e le caratteristiche dei
programmi di assunzione delle imprese italiane di tutti i settori economici
e di ciascuna provincia.
|
Che
l’art. 6 del Decreto Legislativo 276/03 (attuativo della Legge 30/03 di
Riforma del mercato del lavoro) autorizza anche le Camere di Commercio allo
svolgimento, in "regime particolare di autorizzazione", delle
attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro.
|
| | | | | | | |
Si
impegnano
A
sviluppare congiuntamente azioni finalizzate alla creazione di una rete stabile
di comunicazione tra i rispettivi referenti sul territorio nazionale e quindi le
Camere di Commercio e Provveditorati Regionali dell’Amministrazione
penitenziaria, con gli obiettivi di:
|
diffondere
la conoscenza presso imprese e cooperative delle problematiche del mondo
penitenziario in tema di lavoro;
|
mettere
in relazione la domanda di lavoro dell’utenza detenuta con l’offerta di
posti di lavoro proveniente da imprese e cooperative al fine di incrementare
le opportunità lavorative esterne rivolte ai detenuti – sia fruendo
dell’ art. 21 O.P. che della semilibertà – e, in generale, gli
investimenti per il post-penitenziario ai fini del reinserimento nel tessuto
sociale;
|
diffondere
corrette ed esaustive informazioni sugli sgravi contributivi e fiscali
previsti dalle vigenti leggi nazionali e regionali;
|
valorizzare
le lavorazioni penitenziarie interne agli istituti diffondendo la conoscenza
della loro esistenza presso imprese e cooperative, al fine di favorire la
richiesta di commesse all’Amministrazione penitenziaria, ovvero di
incentivare le ipotesi previste dalla normativa vigente di gestione da parte
di soggetti terzi – tramite convenzioni - delle lavorazioni penitenziarie.
|
Tanto
premesso, le parti convengono quanto segue:
|
L’Amministrazione
Penitenziaria, con cadenza annuale, farà pervenire all’Unioncamere, che
si impegna a darne la più opportuna diffusione, la documentazione
necessaria per individuare le possibilità di investimento da parte di
soggetti terzi all’interno degli istituti penitenziari, sia in ordine alla
gestione delle lavorazioni esistenti che in ordine all’avvio di nuove
lavorazioni, nonché le tipologie e le possibilità di produzione delle
lavorazioni penitenziarie al fine di reperire commesse;
|
L’Unioncamere
si impegna a sollecitare le Camere di commercio a fornire ai Provveditorati
Regionali ed alla Direzioni degli Istituti e dei Centri di Servizio Sociale,
tratte dai propri sistemi informativi, ritenute utili per incrementare sia
commesse per le lavorazioni presenti all’interno degli istituti
penitenziari che opportunità lavorative per i detenuti e condannati in
misura alternativa;
|
L’Unioncamere
si impegna ad organizzare, a livello nazionale, incontri di informazione,
convegni, conferenze sulla materia del lavoro penitenziario, nonché a
diffondere brochures e notizie al sistema camerale;
|
L’Unioncamere
e il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria organizzeranno i
necessari incontri in sede regionale e provinciale tra le Camere di
Commercio, i Provveditorati regionali dell’Amministrazione Penitenziaria,
gli Istituti e i Centri di ciascuna provincia;
|
L’Unioncamere
e il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, promuoveranno
incontri a livello provinciale al fine di far conoscere al mondo delle
imprese e cooperativistico le possibilità di investimento e di benefici
contributivi e fiscali presenti nelle realtà penitenziarie dello specifico
territorio. Detti incontri saranno organizzati congiuntamente dalle
strutture penitenziarie ricadenti sullo stesso territorio e dalle singole
Camere di Commercio, e queste ultime cureranno in particolare la
partecipazione da parte delle imprese, dell’industria, dell’agricoltura
e dell’artigianato presenti sul territorio provinciale.
|
| | | | | | | | |
Roma,
31 marzo 2004
Per
il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il Presidente, Dr. Giovanni Tinebra
Per
l’Unioncamere, il Presidente, Dr. Carlo Sangalli
|