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Raddoppiano i carcerati al lavoro nei comuni
L’Eco di Bergamo, 1 aprile 2003
Di notte dietro le sbarre, di giorno in libertà impegnati negli uffici e nelle strade di dodici paesi
Dodici detenuti lavoreranno in altrettanti paesi dell’alta Valle Seriana, al fianco dei dipendenti comunali. Il progetto "Carcere e territorio" partito l’anno scorso ad Ardesio, Gandellino, Gromo, Valbondione, Valgoglio e Villa d’Ogna, vedrà ora coinvolti anche Castione, Cerete, Fino del Monte, Onore, Rovetta e Songavazzo. Si tratta di un’importante iniziativa che va oltre gli schieramenti politici e che punta all’integrazione dei detenuti. Inoltre, il periodo di attuazione del progetto verrà allungato. Il perché lo spiega il sindaco di Gromo, Luigi Santus: "È stata un’esperienza alquanto positiva. La persona che era presso di noi ha lavorato con tanto impegno, non ha creato problemi di sorta, si è anche ben integrata con la popolazione che ha dimostrato di gradire questa importante iniziativa che ha come obiettivo principale l’integrazione". E proprio sull’onda del primo positivo esperimento i sei Comuni dell’alto Serio hanno deciso di ripeterlo non più per un solo anno, ma per tre consecutivi, vale a dire fino al 2005. "Il progetto – aggiunge il sindaco di Villa d’Ogna, Bruno Bosatelli – assume maggior serietà e possibilità di riuscita se basato sulla continuità. Ed è per questo che, tutti insieme, vista la buona riuscita della prima esperienza, abbiamo deciso di dargli una valenza triennale". In questo periodo le Amministrazioni comunali stanno deliberando (per lo più lo hanno già fatto con l’unanimità dei consensi) sull’iniziativa. Successivamente i sindaci firmeranno la nuova convenzione triennale, con la quale si definirà ogni aspetto del progetto, sia con il direttore della Casa circondariale di Bergamo, Antonino Porcino, sia con Luigi Gelmi, presidente dell’Associazione comitato d’iniziativa carcere. Nell’iniziativa sono coinvolti anche il cappellano del carcere, don Virgilio Balducchi, e l’Amministrazione provinciale. Il tutto rientra nel progetto "Albatros", promosso dal carcere e dal comitato che, tra gli altri obiettivi, si propone "interventi volti a creare opportunità occupazionali per la popolazione detenuta". Il progetto sarà reso operativo nei prossimi giorni, sotto il patrocinio del ministero di Grazia e Un modo ritenuto ottimale per il reinserimento sociale dei condannati che ha come elemento fondamentale di riferimento l’occupazione lavorativa durante l’espiazione della pena e l’orientamento e l’inserimento al lavoro per il futuro post-detentivo.
"Il progetto – sottolinea il sindaco di Ardesio,
Yvan Caccia –, che i nostri Comuni hanno attuato primi in Lombardia, è opportuno
venga ripetuto. Si tratta di una risorsa per tutti, sia per i detenuti che hanno
dimostrato di comprendere la valenza dell’iniziativa, sia per le nostre comunità
che dal loro lavoro possono trarre notevoli benefici". Giustizia e della
Comunità montana Valle Seriana Superiore. Anche l’Amministrazione provinciale lo
scorso anno lo ha sostenuto e così si spera per l’avvenire. Prevede che i Comuni
mettano a disposizione un certo numero di posti (in questo caso uno per paese)
per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità per la durata di otto mesi, da
aprile a novembre, per i tre anni concordati. Sarà naturalmente il carcere a
individuare tra i detenuti le persone nei cui confronti esistono le condizioni
per l’ammissione al lavoro all’esterno e in semilibertà. Sempre il carcere
redigerà il piano di trattamento relativo a ciascun detenuto sulla base del
programma di lavoro predisposto dai Comuni, e lo invierà quindi, per
l’approvazione, al magistrato di sorveglianza. A tal fine i Comuni stanno
predisponendo questo programma, indicando gli orari di lavoro, il luogo di
effettuazione, la figura di riferimento, luoghi e orari per la consumazione dei
pasti negli esercizi convenzionati. Per ogni detenuto è stato anche fissato un
compenso orario. Secondo la convenzione infine i Comuni dovranno farsi carico
delle spese relative all’assicurazione Inail, all’assicurazione sulla
responsabilità civile, al trasporto dei detenuti dalla casa circondariale alla
sede di lavoro e le spese relative alla somministrazione dei pasti.
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