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Detenuto morto, scatta l’inchiesta
Libertà - Quotidiano di Piacenza, 13 luglio 2003
La procura della Repubblica di Piacenza ha aperto un’inchiesta sulla morte di Giosuè Matera, 25 anni, il detenuto trovato morto impiccato l’altra mattina nella cella di isolamento del carcere delle Novate dove si trovava in attesa di processo. Un medico legale di Pavia ha effettuato l’autopsia sulla salma del giovane e i risultati degli accertamenti saranno noti solo tra qualche settimana. Non vi sarebbero però dubbi sugli intenti suicidi del detenuto che, secondo quanto si è appreso, sarebbero stati espressi anche per iscritto nelle pagine di un’agenda ritrovata nella sua cella ed acquisita agli atti. I genitori del giovane hanno nominato un legale per seguire le fasi degli accertamenti. Si vuole in sostanza accertare se vi siano delle responsabilità sulla morte del detenuto da parte di qualcuno. Il giovane foggiano era finito in manette lo scorso febbraio dopo una rapina messa a segno nell’agenzia della Cariparma di Mezzani, in provincia di Parma. Lo hanno trovato morto, in cella, con avvolta attorno al collo la cintura dell’accappatoio. Questo a pochi giorni dall’udienza preliminare che si doveva tenere davanti al GUP e che lo vedeva imputato di rapina (in concorso con Antonio Delli Carri, 28 anni, anche lui pugliese), furto di una Fiat Uno e porto abusivo di arma. Il colpo (che aveva fruttato circa 3800 euro), era stato messo a segno a febbraio e gli agenti della sezione antirapine della Squadra mobile avevano individuato e bloccato i due presunti autori dopo poche ore grazie al filmato registrato dalle telecamere dell’agenzia bancaria. Giosuè Matera era stato trasferito da pochi giorni dal carcere di via Burla a Parma alle Novate e, per disposizione dei magistrati della città del Ducato, era in cella d’isolamento. Nella giornata precedente al suo ritrovamento senza vita era stato visitato da uno psicologo. Il giorno successivo alla tragica fine del 25enne i suoi genitori sono arrivati a Piacenza con l’avvocato Giuseppe Marseglia. Sconvolti per l’accaduto, chiedono che siano accertate le modalità del decesso e se vi siano eventuali responsabilità sulla morte di loro figlio.
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