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TG 2 Palazzi, produzione per Telechiara Settimanale di informazione politica, cultura e giustizia
Testi del T.G. numero 05 del 09 aprile 2004 - Produzione per "Telechiara"
Detenzione ingiusta. Spese quadruplicate
I giudici sbagliano e lo stato paga. Negli ultimi quattro anni sono quadruplicati i risarcimenti concessi per ingiusta detenzione e sono triplicati quelli dovuti per errore giudiziario. Solo nel 2003 lo Stato ha versato 43milioni di euro. Cifre imbarazzanti per le toghe, emerse grazie ad un indagine condotta dal ministero dell’Economia, sollecitata da un interrogazione parlamentare presentata da Aldo Perrotta di Forza Italia. L’indennizzo per ingiusta detenzione è previsto dal nuovo codice di procedura penale e stabilisce che ha diritto al rimborso chi viene prosciolto con sentenza irrevocabile perchè risulta non aver commesso il fatto o perché il fatto non sussiste. Deve essere risarcito anche chi subisce un provvedimento di custodia cautelare, quando in realtà non ci sono le condizioni per applicarla. A stabilire se il cittadino ha diritto o no al risarcimento sono le Corti di Appello e nel corso degli anni non è stato il numero dei provvedimenti ad impennarsi ma l’entità dell’indennizzo che è passato da una media di 8000 euro nel 2000 ai 30.000 euro del 2003.
A cura della nostra redazione in collaborazione con la sede di "Ristretti Orizzonti"
Salve, sono giunta al vostro Forum per caso e mi ha molto colpita il vostro quesito sul "dopo carcere". Ho conosciuto il mio fidanzato che era già dentro e mi piacerebbe che mi aiutaste a comprendere meglio come posso essergli di sostegno quando esce. Non stò parlando di un futuro lontano perché, grazie alla buona condotta, entro la fine di quest’anno finirà la sua pena. Ogni tanto mi chiedo come vivano gli ex detenuti appena usciti dal carcere, intendo dire quali sensazioni e quali emozioni provino sia verso se stessi che verso gli altri. Mi chiedo quindi come posso essergli vicina per essergli d’aiuto e per farlo stare bene in questo momento delicato. Spero di essere riuscita a spiegarmi. Rispondendo alla domanda che avete posto all’entrata del Forum…. Se avessi la possibilità affitterei una casa ad un detenuto o ad un ex detenuto e gli darei un lavoro…. Ma non sono così abbiente…. Purtroppo. Cosa posso fare? Un abbraccio da Elena….. la dolce compagna di Franco.
Cara Elena, io non conosco il tuo ragazzo, ma immagino che avrà i problemi e le paure che avrò io, appena fuori dal carcere. E allora ti dico che io, uscito di galera, vorrei tanto trovare una ragazza che sapesse prendermi per mano, con affetto ma anche con un po’ di fermezza. E che mi aiutasse a riscoprire ora per ora, giorno per giorno, un mondo che non è più mi ed in cui all’inizio non potrò non sentirmi un estraneo, un diverso. Vorrei che mi portasse a spasso per la città, come se io fossi un turista. Si, vorrei riscoprire con lei il gusto di guardare le vetrine, di bere una birra in un pub, di fare tante piccole cose che un giorno per me erano normali ma che per troppo tempo mi sono state rubate. Fai così anche tu con il tuo ragazzo, credimi, queste sono le semplici ma vere "Lezioni di vita" di cui avrà bisogno per ricominciare……
Cassazione annulla la sentenza
La Suprema Corte di Cassazione, ha annullato la sentenza d’assoluzione, nei confronti di Tommaso Leone, l’agente di Polizia che nel luglio del 2000 a Napoli sparò un colpo di pistola ferendo mortalmente un giovane diciassettenne che fuggiva a bordo del suo motorino sprovvisto di casco. Condannato in primo grado a 10 anni di reclusione per omicidio volontario, veniva assolto in sede d’appello, con la motivazione "che il fatto non sussiste", cosa che i legali del diciassettenne e anche i Pubblici Ministeri non hanno accolto con favore, ricorrendo così in Cassazione e facendo annullare la sentenza. Ora questo poliziotto alla Tex Willer, dovrà subire un nuovo processo in sede d’appello.
Transessuale espulso anche se coniugato con un italiana
Alberto Zambrano Idrovo, in arte Lorena il transessuale che sopravvisse alle pallottole di Donato Bilancia, nel marzo del 1998, dove vennero uccisi due metronotte. Proprio tramite alla sua testimonianza gl’inquirenti furono in grado di riuscire a dare un nome al serial killer di Genova condannato successivamente a 13 ergastoli. Ma nonostante la collaborazione fornita agl’inquirenti e ad un contratto di matrimonio con una cittadina italiana, è stato espulso in quanto il suo permesso di soggiorno risultava scaduto, ma Lorena non si rassegna e tramite il suo legale ha fatto sapere di voler tornare in Italia, visto il debito che lo Stato ha nei suoi confronti.
Smith &Wesson da rapinatore a Presidente
Di armi se ne intendeva fin da ragazzo. I bilanci aveva iniziato a maneggiarli solo più tardi. Ma con queste sue capacità, Iames Minder, di anni 72, era riuscito ad arrivare sulla poltrona di presidente della Smith & Wesson, la più antica fabbrica di armi degli Stati Uniti, unica vera concorrente dell’italiana Beretta. Peccato che ora la società sia stata costretta a metterlo da parte. A far fuori Iames Minder, ci ha pensato un inchiesta giornalistica che ha scavato nel suo passato, scoprendo che da giovane Minder era stato uno specialista nelle rapine a mano armata. Ne aveva messe a segno almeno una ventina passando con disinvoltura dai negozi alle gioiellerie e infine alle banche con la mitica Smith & Wesson in pugno.
In carcere si studia Pirandello
Nella Casa di Reclusione di Ranza a San Gimignano, nei pressi di Siena, per la terza edizione dei "Colloqui fiorentini", si studia Luigi Pirandello, che ha permesso ad alcuni detenuti di tornare con il pensiero alla terra d'origine, la Sicilia. ''La nostalgia di casa e della famiglia in carcere è molto forte", racconta la professoressa Cencini, insegnante presso la Casa di Reclusione. Anche altri detenuti si sono cimentati su Pirandello grazie ad un progetto didattico ideato dalla stessa professoressa. Purtroppo, nessuno di loro potrà essere presente al Palazzo dei Congressi di Firenze per esporre il suo elaborato.
Circolo:Marianna
Il sogno dei carcerati è di poter uscire quanto prima e di respirare l’aria che soffia al di fuori delle mura. Per coloro che lasciano San Vittore, questa situazione appare meno gradevole del previsto: Via Vico, che costeggia l’Istituto di pena, è una delle vie più inquinate di Milano. Le polveri sottili hanno raggiunto livelli da record, superando di gran lunga la soglia di attenzione e persino quella di allarme fissato dalla Regione. La rilevazione è stata casuale: un mezzo di Chiamamilano, che è un associazione privata , era parcheggiato in un cortile di fronte al carcere per lavori di manutenzione. Ebbene, in quei dieci giorni di stazionamento hanno registrato che per ben nove volte si è superata la soglia di attenzione. Roba da mettersi la mascherina ogni volta che si avvicina a San Vittore. Ora a preoccuparsi di quest’aria non certo benefica, ci sono i detenuti, che non possono andare altrove o acquistare mascherine, gli agenti e i residenti di Via Vico.
Per Legambiente Circolo "Marianna" il pres. Marco Marastoni
Gran Bretagna, carcere di lusso per ottanta detenuti
Si dovranno ritenere fortunati gli 80 detenuti di un ala del penitenziario inglese di Frenkland, considerando che il carcere in cui saranno ospitati è strato ideato per non sembrare una prigione, ma piuttosto un albergo di lusso. In Inghilterra è polemica sull’istituto di pena, contro il quale sono già scesi in piazza gli abitanti della cittadina per esprimere la propria indignazione contro quello che considerano un premio del governo ad alcuni tra i più pericolosi criminali del Regno Unito. Il carcere che è costato ai contribuenti 14 milioni di sterline, è fornito di tutto: una palestra completamente attrezzata, tavoli da biliardo, due campi da basket e un campetto da calcio al coperto da 12 mila sterline, un televisore per stanza e uno al plasma da 5 mila sterline nelle sala tv comune, doccia e bagno privati.
La popolazione penitenziaria di nuovo vicino al record
"La popolazione carceraria – ha spiegato il Guardasigilli Castelli- ha toccato livelli record nel 2002 con oltre 57 mila detenuti, poi c’è stato un decremento, ma ora sta salendo di nuovo ed è arrivata a 55 mila detenuti ". Per fronteggiare questo aumento, secondo Castelli, è necessario " sostituire gli Istituti penitenziari vetusti con nuove e moderne strutture, in cui i detenuti possano trovare condizioni di vita e lavoro migliori". Sono 23 i nuovi penitenziari programmati dal ministero della giustizia per far fronte ad una popolazione carceraria " che cresce inesorabilmente". L’impegno del governo nel settore giustizia - ha aggiunto il ministro- è testimoniato da investimenti " per oltre 3.000 miliardi di vecchie lire" di cui 2000 per gli istituti di pena e mille per l’edilizia giudiziaria". Ci domandiamo quando saranno realizzati questi nuovi istituti e ci chiediamo anche se saranno sul modello del carcere britannico di Frenkland, del quale abbiamo appena parlato, oppure compariranno altri eco mostri dell’edilizia penitenziaria che si somigliano tutti , perchè cercano di coniugare sicurezza a bassi costi con tonnellate di cemento e ferro.
Interamente pensato e prodotto dai detenuti della Casa di Reclusione e dal Circondariale di Padova.
Unione Europea e diritti dei detenuti
Il testo presentato da Maurizio Turco, sui diritti dei detenuti nell’Unione Europea, è stato approvato. Dai rapporti del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura, emerge che le condizioni di vita di circa 600.000 detenuti nei 25 paesi dell’Unione Europea è allarmante. In particolar modo preoccupano i sovraffollamenti, la crescita di detenuti in attesa di giudizio e i suicidi, la crudeltà del regime del 41 bis, previsto da una legge della Repubblica Italiana, che viola i diritti umani fondamentali. Inoltre, la Corte Europea per i diritti dell’uomo ha condannato l’Italia in quanto vieta il ricorso di revisione del provvedimento di assegnazione in tale regime, intollerabile in uno Stato democratico. Ha inoltre ordinato al Consiglio per la prevenzione delle tortura di visitare accuratamente i detenuti in Italia ristretti e sottoposti al regime del 41 bis, con la collaborazione di esperti al fine di accertare violazioni sui diritti dell’uomo.
Chiusura di Alessandro Montanaro Questa era l’ultimo servizio. Vi diamo appuntamento a sabato prossimo. In redazione : Marco Marastoni, Massimiliano De Guidi, Gaetano Accordino, Alessandro Montanaro, Paolo Latin, Giuliano Cattoni, Stefano Bentivogli., Antonio Pilato, Christian Stichauer, Giovanni Di Carlo, Vincenzo Gualano, Antonio Gammone, Giovanni Mazzei, Walid El Manawhly, Nefti Abdelkrim.
Questo Telegiornale, integrato con immagini, viene trasmesso ogni sabato dall’emittente televisiva Telechiara alle ore 13,15 .
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