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TG 2 Palazzi, produzione per Telechiara Settimanale di informazione politica, cultura e giustizia
Testi del T.G. numero 05 del 28 febbraio 2004 - Produzione per "Tele Chiara"
Censurato calendario dei detenuti
I responsabili del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria hanno vietato la pubblicazione del calendario "2004 Odissea nelle patrie galere" , ideato da quattro reclusi del carcere Badu e Carros in collaborazione con uno dei vignettisti più famosi e graffianti d’Italia, Vauro. Un detenuto ha riferito che è calata la mannaia della censura perché molto probabilmente al direttore dell’istituto non è piaciuta la satira delle vignette contro Berlusconi. Il primo a scagliarsi contro questo provvedimento oscurantista è stato un sindacalista nazionale del settore penitenziario. Ha spiegato che " questa decisione riguarda persone già sottoposte a misure restrittive della libertà personale, alla quale si fa dono di un’ulteriore privazione: quella della libertà d’espressione. Quei detenuti - ha aggiunto il sindacalista - con questa decisione diventano ufficialmente delle non persone ". Prosegue dicendo che "questa censura ha anche un risvolto ignobile: si trancia di netto quel cordone ombelicale che dovrebbe servire a mantenere i rapporti fra il dentro e il fuori, che è alla base di ogni attività di recupero e reinserimento sociale".
Confessa ma non evita la morte
Per il Boia del Texas, mettere fine alla vita di Billy Fanck Vichers è stata una faccenda complicata. Quando è giunto il momento, il detenuto ha colto tutti di sorpresa confessando all’improvviso una serie di delitti. E’ una riprova, se mai ce ne fosse bisogno, che la pena di morte è sbagliata. Le statistiche dicono che non diminuisce il tasso di criminalità e non riesce a fare luce sui delitti per i quali, qualche volta, sono stati ammazzati anche degli innocenti. Nel caso di Vichers, sarebbe stato utile alla Giustizia cercare di approfondire quello che l’uomo stava rivelando. Vero o falso che fosse, c’era il dovere di fare chiarezza. Ma il Boia non aveva il tempo di fermarsi, e l’iniezione letale l’ha stroncato. Questa è la sesta condanna a morte eseguita negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno.
Un periodico d’ispirazione cattolica, chiede di boicottare i film dove è attore Arnold Schwarzenneger, per dare un segnale di dissenso al nuovo Governatore della California, che ai primi di febbraio ha negato la grazia a Keevin Cooper, determinandone l’esecuzione. Terminetor quindi si è reso corresponsabile di un uccisione che non rientra nella finzione cinematografica. La pena di morte è un orrore che quanto prima deve essere bandito da tutte le legislazioni nazionali che ancora la contemplano. Non si comprende come un paese che si proclama libero, civile e democratico, possa ritenere ancora legittima quella che altro non è che un’orrenda barbarie.
Nord Corea, detenuti usati come cavie
Il Sunday Times ha reso noto che la Corea del Nord starebbe conducendo esperimenti su alcuni detenuti per testare e sviluppare armi chimiche. Una donna sfuggita alla prigionia, ha raccontato ai membri del Congresso degli Stati Uniti, di aver visto prigionieri immobili, che sanguinavano dalla bocca, circondati da strani fumi e da guardie che indossavano maschere antigas mentre li esaminavano. La testimone, che lavorava in cucina, ha assistito alla "scelta" di 150 prigionieri, tra la quale c’erano molti disabili e donne in cattive condizioni di salute. Poi le fu ordinato di preparare 150 pasti in meno. Capì che erano stati condannati a morte. La stessa ha sollecitato i parlamentari americani a far approvare una legge che aiuti i Nord Coreani fuggiti in Cina, anche attraverso aiuti alimentari.
Detenuti per protesta si crocefiggono
Due detenuti del penitenziario di Santa Cruz, in Bolivia, si sono fatti crocefiggere nell’ambito di una protesta a favore di una riforma della legge sulle condanne. Finora alcuni reclusi si erano limitati a farsi legare mani e piedi, ma due di essi hanno deciso di ricorrere ai chiodi. Il gesto è stato compiuto durante una diretta tv. I detenuti, della quale più di 3000 stanno anche attuando lo sciopero della fame, chiedono una riforma di legge sulle condanne, in particolare il cosiddetto "2 per 1", e cioè lo sconto di un giorno di pena per due passati lavorando o studiando all’interno del carcere.
C’è una visita amica nel carcere
Un gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Tolmezzo, ha segnalato alla stampa l’opera silenziosa di un volontariato, formato da persone anonime, che tutti i giorni si recano tra le mura per dare conforto materiale e morale. Aiutano i detenuti affrontando pregiudizi , ostacoli , ironie e in alcuni casi anche ingiurie, da parte di persone presumibilmente condizionate dai mass media. I detenuti sono rimasti colpiti dalla tenacia, forza di volontà e bontà cristiana, di una piccola donna di 68 anni, vedova di un comandante dei carabinieri. Annamaria Greco, nonostante abbia la madre ultranovantenne trova sempre il tempo per portare in carcere una parola di conforto a quelli che chiama i "suoi ragazzi". Si definisce una goccia nell’oceano, ma per i detenuti, è proprio la goccia che fa la differenza . I reclusi di Tolmezzo hanno chiesto al Presidente della Repubblica un piccolo segno di riconoscimento per questa piccola donna, che è un faro di speranza . Circolo:Marianna
Cronaca di migliaia di morti annunciate
L’Organizzazione mondiale della sanità, nel 2001 monitorando solo 8 città italiane, dove complessivamente vivono 8,5 milioni di italiani su un totale di 57, aveva dichiarato che le famigerate polveri sottili, avevano provocato 3.500 decessi, quasi 10 al giorno. E’ cosa nota che la qualità dell’aria non è certo migliorata, ma poche persone sanno che le polveri sottili passano anche attraverso le famose mascherine, che paradossalmente rischiano di peggiorare le cose, perché respirando si tende ad aspirare con più vigore. Esisterebbero mascherine sofisticate da astronauta che indubbiamente funzionano, le usano negli U.S.A. ma l’unico " problema" è che sono carissime. Fintanto che vi è un’alta concentrazione di polveri sottili, fare dello sport all’aperto o andare in bicicletta è cosa sconsigliata, perché sotto sforzo si accelera il respiro. Cosa da evitare soprattutto per chi fuma, perché ci sono sinergie tra le sostanze tossiche del fumo e quelle dell’inquinamento e fare "Jogging" lungo strade molto trafficate è addirittura una follia. C’è una colpevole sottovalutazione del fenomeno e la risposta politica e istituzionale al problema è debolissima, poco o nulla si sta facendo per invertire la rotta sul traffico. Servirebbero azioni diverse da subito e a lungo termine.
Per Legambiente Circolo "Marianna" il pres. Marco Marastoni
Ancora sassi dai cavalcavia, il trionfo dell’idiozia
Un pullman di turisti, recentemente, è stato colpito da pietre in autostrada. In passato avvennero tragici episodi a seguito di lanci di sassi dai cavalcavia e qualcuno sta ancora finendo di scontare la pena. Dopo anni di sassi, la scorsa estate venne il periodo delle bottiglie di minerale siringate, e ora di nuovo i sassi. L’idiozia trova modi alterni per esprimersi, e molto più dell’intelligenza trova seguaci pronti ad emulare imprese insensate e criminali. Se la stampa fa da cassa da risonanza, basta che inizi qualcuno e altri seguiranno. Forse l’unica è non parlarne sui giornali, se non in termini molto duri, del resto gli imbecilli non hanno fantasia e se gli togli l’ispirazione non sanno più che fare.
Interamente pensato e prodotto dai detenuti della Casa di Reclusione e dal Circondariale di Padova.
Danimarca, "supplenti" al posto dei veri condannati
Secondo un quotidiano danese, almeno un centinaio di carcerati nel paese della "sirenetta" starebbero scontando la galera al posto di qualcun altro. A quanto pare, è un gioco da ragazzi a quelle latitudini prendere il posto di un carcerato e scontare la pena in sua vece, ovviamente dietro un lauto compenso che può arrivare sino a 140 euro per ogni giorno di detenzione. In effetti la società danese ha un bassissimo tasso delinquenziale e raramente le pene detentive superano l’anno di carcere. Una volta emessa la condanna, il detenuto torna a casa e attende che gli venga recapitato l’ordine di presentarsi alle porte del carcere. La fiducia dello Stato danese nei cittadini è tale da non pretendere un documento con la foto nemmeno quando li invita a presentarsi nelle patrie galere. Basta che un "detenuto supplente" bussi al portone con l’ordine di esecuzione e con la tessera sanitaria dell’altro, e può iniziare a scontare le pena al posto suo. Con questo facile trucchetto, sarebbero almeno un centinaio all’anno i "carcerati supplenti" rinchiusi al posto dei veri responsabili dei delitti per cui è stata emessa la sentenza.
Dietro le sbarre un libro per la vita
Presentate a Roma un raccolta di poesie scritte dai detenuti del carcere di Rebibbia nella forma in cui gli autori le hanno originariamente composte, per preservare la spontaneità. Qualunque modifica le avrebbe rese affinate dal punto di vista grammaticale, ma avrebbe rischiato di variare la genuinità dei contenuti. Il libro costa cinque euro e può essere richiesto all’associazione culturale Papillon – onlus- nata nel carcere romano - tramite e-mail papillonrebibbia@Katamail.com
Chiusura di Alessandro Montanaro Questa era l’ultimo servizio. Vi diamo appuntamento a sabato prossimo. In redazione : Marco Marastoni, Massimiliano De Guidi, Gaetano Accordino, Alessandro Montanaro, Paolo Latin, Giuliano Cattoni, Stefano Bentivogli., Rinaldo Deiana, Antonio Pilato, Christian Stichauer, Giovanni Di Carlo, Andrea Irone, Vincenzo Gualano.
Questo Telegiornale, integrato con immagini, viene trasmesso ogni sabato dall’emittente televisiva TELE CHIARA alle ore 13,15.
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