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Nel carcere dell’hinterland milanese, la cooperativa sociale CentoVenti trasforma i detenuti in agricoltori rispettosi dell’ambiente. E, per piazzare i prodotti su un mercato alternativo e attento al sociale, lancia un appello ai Gas, i Gruppi di acquisto solidale (Realizzata nel novembre 2004)
Cento Venti è una giovanissima cooperativa sociale, costituita nel 2003 da soci esterni, quindi liberi, ma anche da persone detenute. Proprio dentro le mura del carcere di Bollate, periferia nord-ovest di Milano, sono state impiantate una serie di colture. Ma la novità sta nel fatto che i prodotti della terra “reclusa” presto potrebbero finire sulle tavole di chiunque grazie a un canale di vendita molto particolare e improntato alla solidarietà: i Gruppi di acquisto solidale, in gergo Gas. Sono famiglie, molto diffuse in tutta Italia e a Milano, che si uniscono nella spesa per disertare i supermercati e andare a scovare piccoli agricoltori e cooperative che offrono prodotti biologici e ad alto “contenuto etico e ambientale”. L’acquisto in gruppo, oltre a essere divertente, permette di ottenere prezzi più convenienti. Uno degli scopi dei Gas è incoraggiare le piccole cooperative agricole, in particolare quelle che danno lavoro a persone svantaggiate. Ecco perché Cento Venti è a loro che ha lanciato subito un appello. Ed ecco come è iniziata l’attività della cooperativa: ce lo racconta Michele Segreto, biologo e suo presidente.
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