Il lavoro pRecluso

 

Michela Marcato Coordinatrice Comunicazione Forema Unindustria

 

 

Salve, ringrazio a nome di FOREMA UNINDUSTRIA il Direttore del carcere e l’associazione TANGRAM per l’attiva collaborazione che è iniziata un anno fa. A differenza dell’ENAIP la nostra esperienza interna al carcere è tutta da costruire, però è intenzione dell’Unione Industriali allargare il suo raggio d’azione proprio a questo aspetto sociale. Anzi devo dire l’Unione di Padova ha da anni attivato dei progetti a favore degli stranieri con l’apertura dello sportello EXTRAPOINT che è appunto uno sportello di incrocio tra domanda e offerta per i lavoratori immigrati e, da ormai 5 anni FOREMA segue dei progetti europei, nello specifico nell’ICUAM che sono progetti di integrazione per lavoratori immigrati. L’anno scorso abbiamo operato in partnership con l’organizzazione internazionale immigrazioni in un progetto che ha visto realizzare tre corsi per albanesi e di questi tre corsi il 70% dei corsisti sono stati assunti superando enormi difficoltà proprio legate alla burocrazia ed al permesso di soggiorno. Nel 2001 FOREMA ha ottenuto i finanziamenti della Regione per la realizzazione di 71 corsi di formazione del F.S.E., realizzandone 64, di questi 11 erano riservati a donne e 2 riservati a stranieri. Uno era per mediatore culturale ed uno per operatore di officina meccanica. Ci siamo affidati proprio a Tangram per curare proprio il reclutamento e l’assistenza in fase di stage del corso operatore di officina meccanica. Si era ipotizzato per il 2003 un corso di professionalizzazione per detenuti in procinto di fine pena e dopo una valutazione dell’equipe trattamentale e rieducativa sono stati scelti due detenuti che avevano già superato i colloqui di orientamento. Purtroppo nonostante l’altissima motivazione e la serietà di approccio a questo corso, il primo non ha potuto frequentare perché alla casa di reclusione serviva il permesso di soggiorno per dare il beneficio dell’art.21 e quindi questa difficoltà burocratica non ha permesso il buon esito; il secondo invece, pochi giorni prima dell’avvio, ha ricevuto un provvedimento disciplinare che gli ha impedito di poter usufruire dell’art.21. Il corso è stato ugualmente avviato con 12 stranieri che stanno frequentando lo stage, finiranno il 19 dicembre e speriamo con buon esito. Mi riallaccio alle qui presenti associazioni imprenditoriali per dirvi soltanto che FOREMA è nata 19 anni fa con l’obiettivo di supportare le aziende ma con l’obiettivo anche di diventare un centro di professionalizzazione per tutti i soggetti della comunità cittadina. In questi ultimi anni ha iniziato a creare al suo interno delle competenze specifiche per l’integrazione lavorativa degli stranieri. Quest’anno infatti ha presentato alla Regione 8 progetti di corsi F.S.E. in misura b1 che è la misura specifica per i detenuti stranieri appartenenti alle fasce deboli. Di questi 8 uno verrà sicuramente realizzato in collaborazione con il gruppo TANGRAM ed il Carcere 2 Palazzi. Il progetto formativo è "ADDETTI ALLA RISTORZIONE", prevede stage di circa 2 mesi e mezzo in aziende del settore alberghiero. Abbiamo scelto questa area perché a seguito di un’attenta analisi svolta da TANGRAM e l’Area Pedagogica dell’Istituto di Prevenzione e Pena, si è concluso con la necessità, come dicevano anche le persone che mi hanno preceduto, di privilegiare ruoli professionali che richiedono elevate capacità manuali ed artigianali, questo per favorire un accesso professionale a delle persone che hanno già un deficit scolastico alto. Il corso "ADDETTI ALLA RISTORAZIONE" prevede due modalità di svolgimento dello stage, uno per i detenuti all’interno del carcere per i detenuti che hanno il fine pena distante, l’altro all’esterno in azienda alberghiera per chi è nei termini per l’uscita in modo che possa usufruire dell’art.21. Io concludo per dire soltanto che in collaborazione con altre associazioni di categoria, l’Associazione Industriali che qui ho sentito dire in altri interventi, che l’azienda non è sensibile e non conosce la legge SMURAGLIA, è vero ma è anche vero che non è colpa dell’Associazione Industriali perché ci sono dei servizi specifici che comunicano come dire gli sgravi fiscali. E’ vero che nonostante ci sia a volte la comunicazione dei benefici per l’azienda, diverso è quando l’azienda deve aprirsi ad una sensibilità, cioè la comunicazione serve ed è necessaria per la legge SMURAGLIA ma non è detto che questo faccia aprire i cuori alle persone. Questo è un passaggio successivo che siamo nella direzione di realizzare.

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