Appello passaggio competenze

 

Appello per l’applicazione della riforma della medicina penitenziaria

Per la tutela della salute dei detenuti/e e degli operatori penitenziari

 

Rivolto a personalità del mondo culturale, sociale, scientifico, artistico, istituzionale, politico e del terzo settore.

Casi sempre più frequenti di "malasanità" scuotono il sistema penitenziario italiano e, spesso la cronaca ci riporta decessi e suicidi di detenuti dovuti alla carenza di un sistema sanitario non in grado di garantire azioni di prevenzione e cura appropriate e tempestive della malattia.

Migliaia di detenuti sieropositivi, tossico e alcool dipendenti, malati di aids, di tubercolosi, di epatiti, portatori di disagio mentale o fisico, madri e figli da 0 a 3 anni ecc…, non riescono ad usufruire delle prestazioni necessarie a causa di fattori negativi che caratterizzano i nostri penitenziari come il sovraffollamento, le condizioni igienico sanitarie e un sistema sanitario, dipendente dal Ministero della Giustizia, privo di risorse economiche e strutturali.

Il cittadino detenuto non perde il diritto alla salute con il suo ingresso in carcere!

Il diritto alla salute e il diritto alla sicurezza di tutti non sono in contraddizione per questo intendiamo rimettere in luce il "riordino della medicina penitenziaria" quale tappa fondamentale per garantire la tutela della salute dei detenuti/e e degli operatori penitenziari.

Il decreto Legislativo 230/99 dispone il passaggio delle competenze in materia di sanità penitenziaria dal Ministero della Giustizia al Servizio Sanitario Nazionale, quindi alle Regione e alle AA.SS.LL. per garantire ai detenuti prestazioni sanitarie al pari di cittadini liberi.

A quattro anni di distanza tale riforma non è ancora applicata: solo alcune funzioni sono passate di competenza delle Regioni come la cura delle tossicodipendenze e la prevenzione senza coperture finanziarie e professionali necessarie, (in Francia una riforma analoga ha impiegato solo 4 mesi per essere sperimentata e pianificata).

L’attuale situazione di stallo crea precarietà e incertezza sul presente e sul futuro del sistema sanitario penitenziario con ricadute gravissime sulla salute dei detenuti/e e della popolazione carceraria in genere.

Per tutto questo vi invitiamo a sottoscrivere il presente appello per sollecitare le Istituzioni ed il Governo al rispetto dei diritti e della dignità delle persone e l’applicazione di una Legge della Repubblica.

 

 

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