Premesso che:

dal verbale di "ricezione di denuncia orale" presentata dal detenuto Quertani Mondher recluso nella Casa circondariale di Tolmezzo, si apprende che all’interno del carcere, nella sezione 2°. sono avvenuti due pestaggi nell’arco di ventiquattro ore.

Il primo detenuto a cadere sotto i calci e i pugni degli agenti penitenziari, un tunisino di nome Mohammed, aveva chiesto di uscire dalla sua cella per andare a prendere una cipolla;

le guardie gli hanno aperto la porta della cella e lui ha attraversato il corridoio, poi, mentre camminava, qualcuno, da una cella chiusa, gli ha chiesto del caffè. Mohammed ha ottenuto la sua cipolla, ha ottenuto anche il caffè che ha portato alla cella 11.

Ma mentre tornava verso la sua cella è stato invitato dalle guardie ad avvicinarsi alla loro postazione. Sono passati solo pochi attimi ed è iniziato il pestaggio: feroce. Nella sezione si sono alzate subito grida di protesta, ma gli agenti non si sono fermati. Mohammed è stato risbattuto in cella grondante sangue. Era il 6 febbraio;

la mattina dopo, verso le undici e mezza, dallo stesso gabbiotto delle guardie dove il giorno prima era stato picchiato Mohamed, è arrivato un nuovo invito, questa volta il destinatario era Mondher, uno dei detenuti che aveva protestato per le botte al suo amico.

Mondher ha ricevuto lo stesso trattamento: pugni e calci. E però, nonostante le ossa rotte, il giorno dopo ha trovato la forza di denunciare quanto accaduto;

si legge dal verbale: "L’agente di sezione mi ha fatto uscire dalla stanza dicendomi che dovevo parlare con qualcuno nella guardiola della sezione II, ma appena giunto in quella stanza ho subito ricevuto un’aggressione da parte di due agenti che mi hanno colpito con calci alla testa.

Preciso che gli altri due agenti presenti non mi hanno toccato".

La denuncia prosegue: "Dichiaro di aver riconosciuto uno dei due aggressori e sono sicuro che è quello che il giorno 6.2.2005 ha lavorato nel turno 16/24 presso la sezione II";

alla denuncia di Mondher ha fatto seguito un rapporto disciplinare che gli ha cancellato il premio che si era guadagnato nei mesi scorsi, per buona condotta, e cioè quarantacinque giorni di anticipo della scarcerazione e la cella d’isolamento;

si chiede

se al Ministro sia pervenuta la denuncia presentata dal detenuto Quertani Mondher;

se non ritenga di intervenire per accertare la dinamica dei fatti accaduti e non reputi urgente individuare e perseguire gli agenti che hanno gratuitamente percosso a sangue, provocando gravi lesioni, i due detenuti nel carcere di Tolmezzo;

se non valuti di dover revocare, da subito, la cancellazione del premio e la detenzione in cella d’isolamento del detenuto Quertani Mondher.