Morte "sospetta" a Livorno

 

Nuovo esposto di Maria Ciuffi,

madre del giovane morto nel carcere di Livorno

 

La Nazione, 17 novembre 2003

 

Prosegue la battaglia di Maria Ciuffi, che abita nella nostra città, la madre di Marcello Lonzi, il giovane morto a 29 anni l’11 luglio mentre era detenuto alle Sughere. La morte secondo l’autopsia, disposta dal pm Roberto Pennisi, è avvenuta per cause naturali. Ma la donna ritiene che la morte sia conseguente ad pestaggio. Per questo ha presentato una denuncia e il pubblico ministero Roberto Pennisi ha aperto un fascicolo, contro ignoti, per omicidio.

Nei giorni scorsi la donna dopo aver parlato ancora con il magistrato ha deciso con il suo legale di fiducia, l’avvocato Fabrizio Bianchi di Pisa, di presentare alla sezione di polizia giudiziaria della Procura un altro esposto contro gli agenti di polizia penitenziaria in servizio l’11 luglio dalle 14 nel settore dove c’era suo figlio.

Maria Ciuffi non si rassegna alla morte in cella del figlio e vuole andare fino in fondo, perché ritiene che il giovane sia stato ucciso.

Per questo la madre di Marcello Lonzi ha anche scritto un’accorata lettera al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Nel documento la signora Ciuffi spiegava la vicenda di suo figlio e del suo tragico epilogo, per lei ancora inspiegabile. "Adesso ho paura - affermava la donna. Paura che su questa vicenda non venga mai fatta chiarezza, ho paura che prevalga la volontà di nascondere la verità, di nascondere uno scandalo.

Quelle che umilmente Le chiedo è di aiutarmi a impedire che accada tutto questo, consentendo a una madre che ha perso il suo unico figlio in un carcere dello Stato italiano di sapere come ciò sia potuto accadere, come tutto ciò sia stato possibile".

 

 

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