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Forza Italia apre il capitolo dell'indulto
Il Nuovo on line, 16 settembre 2002
Taormina e Biondi presentano due proposte per evitare che le carceri scoppino. Condono triennale revocabile se si commettono nuovi reati. I radicali: "Anche l'Ulivo era d'accordo, fu il Polo a indugiare". Il fronte carceri è rovente. I boss di mafia chiedono l'abolizione del 41 bis. Non si sono ancora placate le polemiche fra Ulivo e Polo dopo le dichiarazioni del Guardasigilli, Castelli, sulla sinistra che fomenterebbe i detenuti. E ora arriva un'altra proposta destinata a rendere ancora più incandescente i temi della giustizia. Due autorevoli esponenti di Forza Italia, l'ex sottosegretario all'Interno Carlo Taormina e il vicepresidente della Camera Alfredo Biondi, hanno annunciato di aver presentato proposte di legge sull'indulto. Norme che, se applicate consentirebbero a molti detenuti di poter uscire dalle celle per effetto del condono della pena. Per dare l'annuncio Taormina sceglie i microfoni di radio radicale. Si tratta della proposta già presentata nel corso della passata legislatura dal senatore Radicale Piero Milio e volta ad introdurre un condono di tre anni, revocabile se il detenuto commette nuovamente reati nei cinque anni successivi. "Tra le tante problematiche sulla giustizia prepotentemente all'attenzione dei cittadini si è riproposta la questione carceri - dice Taormina -. La vicenda ha una storia lunga e io voglio ricordare solo quella recentissima che parte dalla richiesta di Giovanni Paolo II. Bisogna cercare di adottare provvedimenti che coniughino l'esigenza di sfollare le carceri e non dare ai cittadini l'impressione o l'idea che si possa rinfocolare la criminalità. Il provvedimento concilia entrambe le esigenze perché da una parte si decide la concessione dell'indulto e dall'altra parte si prevede che questo beneficio debba essere revocato se nei 5 anni dalla concessione la persona interessata dovesse commettere un altro reato. La proposta è diventata ancora più attuale perché l'aggravamento delle condizioni nelle carceri ha raggiunto livelli insopportabili". "Ringrazio l'amico professor Taormina - dice l'avvocato ed esponente radicale Piero Milio - perché ha deciso di adottare il disegno di legge che con la mia firma avevo presentato durante la scorsa legislatura e di rappresentare così le idee e le istanze radicali nel Parlamento italiano. La mia proposta prevede un condono di tre anni per ogni tipo di reato per deflazionare le carceri e ridurre il numero esorbitante dei reclusi che provoca le agitazioni e le proteste riprese da qualche giorno con la battitura delle grate. Nel 2000 - ricorda Milio - le forze politiche erano quasi tutte d'accordo con la nostra proposta. Furono però i calcoli elettorali a far decidere al centrodestra e all'Ulivo di soprassedere". E oggi ha annunciato la volontà di presentare un identico progetto di legge il vicepresidente della Camera Alfredo Biondi, di Forza Italia. "Sono d'accordo - ha detto Biondi a Radio Radicale. "Sono sempre stato contrario a tutte le amnistie e a tutti gli indulti, quando li votavano i girotondini perché a loro facevano comodo. Ora credo invece che la situazione carceraria chieda un atteggiamento straordinario, rispetto alla mia opinione. Quindi penso di apporre anche la mia firma o di presentare anche io un progetto di legge per il condono di tre anni, come ha proposto Milio, da revocare se si commette un altro reato. Mi pare una misura che garantisca una specie di ipoteca sul ravvedimento di chi, avendo avuto un beneficio, non ne fa poi uno strumento per commettere altri reati".
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