Progetto Odós a Bolzano

 

La struttura del Progetto Odós, in Via Druso 76/a, Bolzano

 

                  

 

  

Intervista ai responsabili del Progetto Odós

 

Progetto Odós

 

Servizio sostenuto dalla Provincia Autonoma di Bolzano, Ripartizione Servizio sociale Ufficio famiglia, donna e gioventù. Avvio: marzo 1999

Responsabile progetto: Alessandro Pedrotti

Sede: Viale Venezia 61/A, Bolzano

Capacità ricettiva: 15 posti letto

Tel 0471.054080

Fax 0471.054081

Mail odòs@caritasodar.it

 

Impegno

 

Viaggio come cambiamento, questo significa Odós, nome scelto per il progetto Caritas che ha preso il via nel marzo del 1999 ed è rivolto sia alle persone che hanno concluso il periodo di detenzione in carcere, sia a quelle in regime di misura alternativa alla detenzione (affidamento arresti domiciliari, ecc.

 

Odós vuole essere una sorta di trampolino di lancio per restituire l'ex detenuto alla società come cittadino dotato delle risorse necessarie al normale reinserimento, lavorativo e sociale. Anche per il 2001 la struttura di accoglienza facente capo al Progetto Odós si è identificata con l'appartamento ubicato a Bolzano in viale Druso 76/a, la cui limitata capacità abitativa (quattro posti letto) non ha permesso di accogliere tutte le domande presentate.

 

Metodo

 

La problematicità e la specificità che caratterizza i soggetti che si rivolgono alla nostra struttura determinano la necessità di progetti altamente specifici ed individuali, la definizione dei quali avviene attraverso il seguente protocollo:

Fase 1: segnalazione

Fase 2: osservazione preliminare

Fase 3: valutazione

Fase 4: definizione ed attivazione del progetto individualizzato

 

L'equipe del Progetto Od6s durante quest'ultimo anno si è mossa In base a modalità di intervento che differiscono a seconda dell'utenza:

utenti residenziali. utilizzano la struttura 24 ore su 24, con ciascuno di loro viene concordato un programma individuale;

utenti in permesso premio: la loro presenza in struttura è limitata ad alcuni brevi e ha lo scopo per stringere rapporti in previsione di un successivo inserimento di tipo più ampio;

utenti semiresidenziali: usufruiscono della struttura solo nelle ore diurne ed in prima serata per permettere un supporto programmato e/o di osservazione nella previsione di un ingresso a tempo pieno. Fra gli utenti semiresidenziali si collocano anche gli ex ospiti della casa, che si rivolgono tutt'oggi agli operatori Odós soprattutto per avere uno scambio di opinioni e un supporto relazionale;

famiglie degli utenti: spesso cercano un confronto e un sostegno dall'equipe del progetto. Il gruppo Odós crede nella famiglia come valore e come promotrice di benessere, ultimo appiglio per le persone in difficoltà; per questo sempre più spesso si è cercato, oltre che supportarle moralmente, di coinvolgerle nei progetti degli utenti.

 

Il Progetto Odós ha costruito il proprio metodo di lavoro, gli strumenti necessari alla rilevazione dei dati significativi per una più attenta e oggettiva valutazione del percorso compiuto da ogni singolo utente La valutazione periodica viene fatta con la persona seguita per vedere se siano stati raggiunti gli obiettivi concordati o se sia necessaria la reiterazione del programma.

 

 

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