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Progetto Aree Verdi
La Casa Circondariale di Pesaro
Ospita più di 200 persone, di cui circa una decina nella Sezione Femminile. Quasi la metà dei reclusi non è italiana; proviene per la maggior parte dai Paesi del Nord Africa e dall’Albania. Si tratta di persone a cui restano da scontare meno di cinque anni di detenzione, oppure di persone in attesa di completare l’iter giudiziario e, quindi, non ancora condannate in via definitiva. Non tutte sono state arrestate nel comprensorio del Tribunale di Pesaro, nel cui ambito il tasso di criminalità è relativamente basso. Molte persone arrivano alla Casa Circondariale di Villa Fastiggi a seguito di trasferimento da altro carcere, dovuto al sovraffollamento degli Istituti di provenienza, soprattutto di quelli che si trovano nelle grandi città del Nord Italia. Sono evidenti i problemi che ciò determina in termini di difficoltà di mantenimento dei rapporti con i familiari, quando esistono. Il nuovo Regolamento di Esecuzione dell’Ordinamento Penitenziario (D.P.R. 230/00) ha stabilito nuovi criteri riguardanti gli spazi in cui si effettuano i colloqui fra i detenuti ed i loro congiunti, con un’attenzione particolare per coloro che hanno figli minori. A tali criteri anche la Casa Circondariale di Pesaro dovrà adeguarsi. In dettaglio, i colloqui dovranno svolgersi in locali interni senza mezzi divisori o in spazi aperti a ciò destinati; in casi particolari il Direttore dell’Istituto può concedere il permesso di trascorrere insieme con le persone autorizzate al colloquio (specie con figli in età minore) parte della giornata e di consumare un pasto in compagnia. Negli Istituti in cui tali spazi già esistono, essi sono stati chiamati "Aree Verdi". Da qui la denominazione di questo Percorso.
L’Associazione "Isaia – Volontari col carcere"
Da circa tre anni opera all’interno della Casa Circondariale un gruppo di volontari, che si è costituito in Associazione iscritta all’Albo Regionale nel marzo del 2001. Isaia è il profeta dell’Antico Testamento che annuncia e proclama la liberazione dei prigionieri. L’Associazione lavora per progetti, d’intesa con la Direzione del carcere. Cura la gestione dello Sportello Patronato (disbrigo pratiche Inps, insieme all’Inas-Cisl), di moduli di Alfabetizzazione informatica e di Lingua e cultura italiana per Stranieri (in proprio o in collaborazione con il Centro Territoriale Permanente per l’Educazione degli Adulti) e di attività occasionali di sostegno materiale e morale per persone in particolare stato di necessità (distribuzione capi di vestiario, contributi economici, contatti con avvocati o uffici esterni, eccetera). Ma l’iniziativa con cui ha preso avvio l’attività dei volontari e che più l’ha caratterizzata in questi anni è quella che è stata chiamata "Gruppi di discussione": momenti di incontro e di confronto settimanali in cui si affrontano temi legati alle esperienze personali, all’attualità, alla condizione detentiva. I volontari dell’Associazione impegnati nei "Gruppi di discussione" sono:
Sono essi i tutors che "ISAIA" mette a disposizione per la realizzazione del Percorso, con il coordinamento di Stefano Danti, presidente dell’Associazione.
Carcere & Scuole
Nel contesto di una generale attenzione al territorio, che ha sempre caratterizzato la gestione della Casa Circondariale sin dalla sua apertura (1989), il rapporto fra l’Istituto di pena di Villa Fastiggi e le Scuole del circondario (Pesaro, Urbino, Morciano di Romagna…) sono ormai frequenti. In particolare ricordiamo due iniziative, nate dall’impulso dell’allora Direttore della Casa Circondariale, dott. Aldo Maturo, che riteniamo estremamente significative, non tanto perché hanno avuto risonanza pubblica, ma anche perché rappresentano un modello di percorso progettuale e realizzativo:
La modalità consueta di rapporto fra carcere e scuole è quella della visita di classi ai vari reparti dell’Istituto; il rischio insito in tale modalità, specie laddove venga a mancare la possibilità di una preparazione condivisa, di un dialogo diretto persone detenute/studenti e di una verifica degli obiettivi prefissati e raggiunti, è quello del cosiddetto "effetto zoo", cioè di un sopralluogo di visitatori muti e sconosciuti a visitati imbarazzati e irritati. Il "Percorso Aree Verdi" intende fare dell’incontro e della costruzione comune di un piccolo progetto fra persone detenute e studenti il proprio punto di forza, con modalità che lo rendano effettivamente realizzabile, cioè lavorando per piccoli gruppi e con tempi non troppo dilatati, ma comunque distesi.
Fase Uno
La preparazione
Due incontri di due ore ciascuno fra:
Primo incontro
Secondo incontro
Primo intermezzo
In carcere
All’interno dei "Gruppi di discussione" della Sezione Maschile e della Sezione Femminile viene proposta e discussa la visione del cortometraggio "Fine pena mai"; successivamente viene proposto il Percorso.
Nelle scuole
I gruppi, coordinati dagli insegnanti referenti, analizzano il materiale di documentazione distribuito, definiscono le modalità di svolgimento della mission specifica e si attrezzano a svolgerla.
Fase Due
Mission
Delineare, attraverso conversazioni in gruppo e colloqui individuali, alcuni aspetti dell’essere donne/uomini, mogli/mariti, madri/padri, figlie/figli in carcere: come la condizione di detenzione modifica le relazioni familiari.
Tre incontri di due ore ciascuno fra:
Primo incontro
Secondo intermezzo
Il gruppo degli studenti, coordinato dall’insegnante referente, analizza, struttura e visualizza il materiale raccolto, preparando il report che aprirà la fase successiva.
Fase Tre
Mission
Per il gruppo di studenti dell’Istituto Statale d’Arte "F. Mengaroni":
Per il gruppo degli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario Statale "A. Cecchi":
Tre incontri di due ore ciascuno (paralleli) fra:
Primo incontro
Intermezzo
Nelle scuole
I gruppi di studenti, coordinati dai rispettivi docenti referenti, elaborano i progetti tecnico-operativi delle Aree Verdi.
Terzo incontro
Terzo intermezzo
In carcere
Mentre la Direzione della Casa Circondariale si attiva per acquistare i materiali e le attrezzature necessari alla realizzazione dei progetti, le persone detenute autorizzate predispongono gli spazi destinati ad Area verde all’effettuazione dei lavori.
Fase Quattro
Mission
Per il gruppo di studenti dell’Istituto Statale d’Arte "F. Mengaroni":
Per il gruppo degli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario Statale "A. Cecchi":
Due incontri di due ore ciascuno (paralleli) fra:
Primo e Secondo incontro
Quarto intermezzo
In carcere e nelle scuole
Incontri per la raccolta e la sistematizzazione della documentazione delle attività svolte e verifica finale del Percorso.
Fase Cinque
Un incontro di due ore fra:
Primo incontro
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