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Progetto "In corso d’Opera"
Milano, 2.03.2003
Detenuti al lavoro nelle imprese locali grazie all’Agenzia di Solidarietà per il lavoro, alla Fondazione Adecco e ad Adecco Formazione
L’Agenzia di Solidarietà per il lavoro (AgeSol), la Fondazione Adecco per le Pari opportunità e la Adecco formazione hanno presentato lo scorso 2 marzo, presso la Casa di Reclusione di Opera, gli otto detenuti diplomati come saldatori ad elettrodo grazie al progetto "In corso d’Opera". Presenti il vice direttore del carcere, Massimo Parisi, e i rappresentanti delle tre organizzazioni. "Grazie a queste opportunità – ha detto nel suo intervento Silvia Galassi, responsabile del progetto per la Fondazione Adecco – i detenuti acquisiscono competenze preziose per il mercato del lavoro. Il nostro compito è cercare di promuoverne il reinserimento lavorativo, incrociando le loro nuove capacità con le richieste delle aziende". Gli otto corsisti – prossimi alla conclusione della pena – verranno inseriti in altrettante aziende del territorio. "È l’esempio ottimale – ha sostenuto Licia Roselli, direttrice della AgeSol – di collaborazione tra istituzioni, privato sociale e agenzie di lavoro interinale. I tempi del progetto sono stati studiati in maniera esemplare per garantire l’accompagnamento dei soggetti. Al momento siamo a metà strada, visto che i detenuti devono esser ancora integrati nelle fabbriche, ma le prospettive sono buone. Abbiamo contattato solo un piccolo gruppo di carcerati, ma l’abbiamo fatto nel miglior modo possibile. Mi auguro che l’esperienza abbia un lungo futuro".
Il suo scopo è offrire ad un gruppo di detenuti del carcere di Milano-Opera una formazione professionale specificatamente finalizzata all’inserimento in tali imprese. Adecco fornisce i contatti con il mondo produttivo, la capacità di fare incontrare domanda e offerta di lavoro, l’esperienza nel settore della qualificazione e riqualificazione professionale; AgeSol, da parte sua, il diretto rapporto con la realtà carceraria, la relazione ed il tutoraggio continuo dei candidati. Nel novembre 2003, dopo aver determinato le figure professionali richieste dal mondo produttivo, gli operatori del progetto hanno selezionato i detenuti più idonei e hanno offerto loro un corso di 80 ore in "saldatore ad elettrodo". Il programma è stato svolto all’interno dell’Istituto penitenziario, prevedendo che il 40% delle ore venisse dedicato allo studio teorico delle materie di interesse, come il disegno tecnico e il diritto del lavoro, e il 60% alla pratica, utilizzando le attrezzature normalmente impiegate nelle aziende richiedenti. Dei dieci iscritti al corso, conclusosi il passato a gennaio, otto hanno completato positivamente l’esperienza e hanno ottenuto il diploma.
Da questo momento, verranno studiate metodologie di inserimento lavorativo guidate post-rilascio, oppure formule di detenzione alternative alla reclusione che consentano ai diplomati di iniziare la nuova professione. I tutor della AgeSol continueranno ad accompagnargli e monitorare il loro impiego.
Ufficio stampa AgeSol: 02.67479017
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