Appello minori detenuti

 

Appello per il rispetto dei diritti

delle norme internazionali applicate ai minori detenuti

 

Negli ultimi anni è cresciuta l'attenzione dell'opinione pubblica sul destino dei bambini di tutto il mondo. Alcune volte i bambini stessi possono prendere la parola e testimoniare il loro vissuto, documentare la loro condizione.

Ma i minori incarcerati troppo spesso sono totalmente dimenticati.

Migliaia di bambini sono imprigionati in Africa, Asia, in alcuni paesi d'Europa, in America del Sud e del Nord e nella stessa Oceania. Tanti bambini sono detenuti in attesa di giudizio o in seguito ad una condanna; altri, molto piccoli, vivono in carcere con la loro madre o con il loro padre. In certi paesi i bambini possono essere condannati a partire dai 7 anni, in altri possono comparire davanti al giudice a partire dai 10 o 14 anni.

I bambini privati di libertà rischiano di subire maltrattamenti fin dal momento del loro arresto, sono spesso oggetto di abusi da parte degli adulti, degli altri detenuti e talvolta anche da parte degli agenti di polizia. Le loro condizioni di detenzione sono assolutamente inadatte; i bambini non sono solamente privati della libertà, ma anche dell'igiene, delle cure mediche, dell'alimentazione e dell'educazione.

Le prigioni, come alcune istituzioni di rieducazione, sono luoghi di sofferenza per i bambini e i minori: promiscuità con i detenuti adulti, visite ridotte al minimo, umiliazioni gratuite.

I luoghi di privazione della libertà, testimonianza di tanta sofferenza, sono anche luoghi di cristallizzazione di molteplici ed inaccettabili abbandoni.

Il sistema carcerario nel mondo è un sistema gravemente malato per le sue disfunzioni, per l'assenza di trasparenza, per i suoi fallimenti.

E' inaccettabile che tanti Paesi ricorrano sempre più in modo sistematico all'incarcerazione di bambini e minori.

L'istituzione carceraria costituisce, per la maggior parte dei minori, una deriva fatale.

La protezione dei minori in conflitto con la legge non è un problema solo per esperti, per tecnici; ogni cittadino è personalmente interpellato.

Nel nostro Paese e a Torino da molti anni si sviluppa una ricerca-azione per misure alternative al carcere. Importanti iniziative istituzionali e una sensibilità diffusa pongono l'attenzione su come si sanzionano i reati commessi dai minori.

Anche in Italia deve essere aperta un'ampia discussione sulla opportunità della chiusura degli Istituti Penali Minorili.

Con questo appello, insieme ad altre associazioni nel mondo, ci si impegna per il rispetto delle norme internazionali applicate ai minori detenuti nello spirito della Convenzione sui Diritti del Bambino delle Nazioni Unite affinché:

l'incarcerazione dei minori sia limitata a ipotesi predeterminate e del tutto eccezionali;

vengano moltiplicati gli interventi educativi e le pene alternative al carcere;

in ogni luogo i bambini vengano trattati con uguaglianza davanti alla legge: che essi non patiscano alcuna discriminazione basata sulla razza, il sesso, la religione, la lingua, l'origine nazionale, la nascita, la cultura o qualsiasi altra situazione;

ovunque si tenga conto della situazione e dei bisogni particolari dei bambini.

 

Per aderire: Gruppo Abele "Non incarcerate la mia infanzia"

 

Corso Trapani 95 - 10141 Torino

Tel. 011 3841065

E mail coop.internazionale@gruppoabele.org

 

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