ISTAT:
Minori, è boom di reati
Tra
i responsabili ci sono soprattutto gli stranieri
Gazzetta
del Mezzogiorno,
6 luglio
2002
È una vera e propria esplosione di violenza quella che coinvolge i minori nel
nostro paese, vittime e protagonisti allo stesso tempo. Lo si ricava
dall'indagine svolta dall'Istat secondo cui gli atti di delinquenza commessi da
minorenni, soprattutto se stranieri, sono in aumento: su un totale di 43.897
denunce nel 1999, 11.887 hanno riguardato ragazzi non italiani (nel 1993 erano
stati 9.107 su un totale di 43.375 reati). Molti anche i casi di violenza
sessuale denunciati nel 1999 (511), dopo il trend in crescita fra il 1993 e il
1998, anno in cui ce ne furono 586. In ogni caso, gran parte dei bambini
coinvolti in atti di violenza hanno un'età inferiore ai 14 anni. A livello
geografico sono le regioni del centro-nord, meta di un flusso migratorio
intensivo, a registrare il maggior numero di denunce. È negli istituti
penitenziari del sud e delle isole che invece si raccoglie la maggior parte
della popolazione penitenziaria minorile. Tuttavia i tribunali minorili tendono
a preferire le misure alternative e sostitutive al carcere. Lo stesso non si può
dire per i giovani stranieri, la maggior parte dei quali vengono condannati al
carcere o alle misure cautelari.
Criminalità
- L'indagine, svolta sui dati riferiti
al periodo compreso tra 93 e 99, rivela un aumento delle denunce verso i minori
maschi (43.897, con un incremento dell'1,2% rispetto al 1993), aumento che si fa
più sensibile riguardo ai ragazzi stranieri (+30,5%).
Suicidi
- La polizia ha rilevato una sensibile
diminuzione dei casi di suicidio di minorenni, passando dai 65 del '93 ai 23 del
'99.
Gli
scomparsi -Il 20% circa dei ragazzi che
scappa di casa o che per vari motivi si allontanano dalle famiglie non vengono
più rintracciati.