|
Londra, braccialetto elettronico per i baby-criminali
Il Nuovo, 2 giugno 2002
I mini-delinquenti tra i 12 e i 16 anni potranno uscire dal carcere con due mesi di anticipo a condizione che indossino il braccialetto 24 ore su 24.
Potranno uscire dal carcere con due mesi di anticipo purché accettino di indossare il braccialetto elettronico. Così il governo di Londra ha deciso di affrontare il problema dei baby criminali e ha offerto a 1.500 piccoli delinquenti la possibilità di non stare dietro alla sbarre in cambio di un controllo elettronico 24 ore su 24. I ragazzi coinvolti dal provvedimento provengono dall’Inghilterra e dal Galles e hanno un’età compresa tra i 12 e i 16 anni. Durante il giorni potranno svolgere le normali attività di un giovane: andare a scuola o lavorare ma la sera dovranno rimanere a casa. Se violano le regole, torneranno in prigione. La stessa misura potrà essere applicata anche a chi si trova in libertà provvisoria ed è in attesa di processo. I movimenti dei ragazzi in questione saranno monitorati per verificare che prima della fine del processo non commettano altri reati. Il provvedimento, che in via sperimentale era già stato testato dal mese di aprile in dieci località, è stato introdotto dal governo Blair per fronteggiare la dilagante criminalità infantile nel Regno Unito. I piccoli furti e la microcriminalità in genere impegnano infatti grandi risorse nel Paese e i baby criminali finiscono spesso per affollare le carceri britanniche. Il ministro degli Interni David Blankett è invece convinto che il braccialetto elettronico sia un’arma importante per rendere più sicure le strade. I primi esperimenti in Gran Bretagna risalgono al 1989 ma solo dal 1999 la misura è stata introdotta in via permanente per i maggiorenni. E con buoni risultati: solo il 2 per cento di chi è sotto controllo attraverso il braccialetto elettronico commette di nuovo un reato contro il 2 per cento di chi non lo possiede.
|