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Ricerca sul reinserimento sociale e il rapporto con il volontariato
Presentazione della ricerca
Lo strumento utilizzato è un questionario anonimo, con il quale abbiamo indagato le condizioni socioeconomiche dei detenuti ristretti in alcune carceri del Veneto e il loro rapporto con il volontariato penitenziario. In particolare, l’indagine si è soffermata sull’accertamento delle risorse personali dei detenuti (competenze lavorative, cultura, relazioni famigliari, etc.) in prospettiva dell’avvio di possibili percorsi di reinserimento sociale. Per quanto riguarda il rapporto con il volontariato, abbiamo distinto l’effettuazione di colloqui con singoli volontari dalla partecipazione ad attività organizzate da associazioni o gruppi di volontariato: è risultato che il 47% degli intervistati effettua colloqui con almeno un volontario e che il 40% ha contatti con delle Associazioni. Abbiamo chiesto anche un parere sull’utilità delle azioni svolte dal volontariato: i colloqui con singoli volontari sono giudicati "molto utili" dal 55% del campione, "poco utili" dal 29% e "per niente utili" da 16%; i rapporti con le Associazioni sono giudicati "molto utili" dal 59% del campione, "poco utili" dal 24% e "per niente utili" da 17%. Infine abbiamo voluto raccogliere indicazioni precise sul tipo di "servizi" che i detenuti si aspettano dal volontariato. Il numero maggiore di richieste è stato per un sostegno morale (21%), seguito dal sostegno economico (19%) e dall’attività di sensibilizzazione all’esterno del carcere (14%). Poi viene il sostegno alle famiglie (12%), quindi l’accoglienza per i permessi (9%), alla pari con l’accompagnamento durante i permessi, infine l’organizzazione di attività culturali in carcere (8%), alla pari con l’organizzazione di attività sportive in carcere.
Campione interessato dalla ricerca
Istituti di pena interessati dalla ricerca
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