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Il protocollo tra Giustizia e lavoro
Articolo tratto da Le Due Città, Rivista dell’Amministrazione Penitenziaria Numero 2, anno V
Il 27 gennaio 2004 è stato firmato il nuovo Protocollo d’intesa tra il Ministero della Giustizia e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
L’opportunità di un nuovo accordo, aggiornato alla luce della evoluzione politica e normativa degli ultimi anni, discende dalla necessità, concordemente riconosciuta, di porre in essere impegni straordinari in tema di politiche del lavoro e della formazione professionale, finalizzati alla creazione di condizioni atte a favorire lo sviluppo delle opportunità occupazionali a favore delle persone detenute, in esecuzione penale esterna, ed ex detenute. Uno degli aspetti qualificanti del nuovo protocollo è l’istituzione di un tavolo tecnico permanente di lavoro composto da dirigenti e funzionari del D.A.P. e della Direzione Generale per l’impiego, l’orientamento e la formazione per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, da rappresentanti del Coordinamento tecnico delle Regioni e dell’UPI e da altri soggetti che verranno individuati tra quelli più rappresentativi in materia. Il tavolo di lavoro avrà il compito di "individuare i bisogni di formazione e occupazione dei soggetti in esecuzione di pena; di pianificare le azioni e le iniziative necessarie a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro dei soggetti suddetti; promuovere azioni tese a favorire l’inserimento lavorativo dei soggetti in esecuzione di pena ed ex detenuti; attivare direttamente delle esperienze pilota particolarmente innovative; monitorare i risultati delle azioni e dei progetti realizzati; diffondere le "buone prassi"". Il tavolo di lavoro presenterà con cadenza annuale ai competenti Dicasteri un rapporto sulle attività avviate, sui risultati raggiunti, sui nodi critici evidenziati, e sulle prospettive previste.
Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento Ufficio IV - "Osservazione e Trattamento Intramurale"
Protocollo d’intesa tra Ministero della Giustizia e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
il Ministro della Giustizia e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
convengono quanto segue:
Le parti, coerentemente con quanto esposto, si impegnano a promuovere, congiuntamente, politiche attive del lavoro con particolare riferimento alla popolazione in esecuzione di pena, al fine di favorire la reintegrazione sociale dei condannati e diminuire il rischio di recidiva. Le parti si impegnano a promuovere e sostenere – nell’ambito di una congiunta pianificazione – tutte quelle azioni ed iniziative tese a facilitare l’inserimento dei soggetti in esecuzione di pena ad attività di formazione professionale ed al lavoro sia all’interno degli Istituti penitenziari sia all’esterno, per i soggetti in misura alternativa. Le parti si impegnano a coinvolgere i referenti istituzionali sul territorio per lo sviluppo in ambito regionale di una politica attiva del lavoro rivolta ai soggetti in esecuzione di pena. In particolare il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nell’ambito del proprio ruolo di indirizzo, promozione e coordinamento, si impegna ad informare e coinvolgere le Regioni, verso forme stabili di azioni con i Provveditorati Regionali dell’Amministrazione Penitenziaria, per un pieno utilizzo degli strumenti normativi sia nazionali che regionali. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero della Giustizia promuoveranno azioni tese ad incentivare l’occupazione nell’ambito penitenziario prevedendo anche il coinvolgimento del mondo dell’imprenditoria e della cooperazione ai fini della creazione di nuovi posti di lavoro all’interno degli istituti penitenziari, mediante l’affidamento agli Istituti di commesse stabili, ovvero mediante le ipotesi previste dalla normativa vigente di gestione diretta da parte di soggetti terzi – tramite convenzione – delle lavorazioni penitenziarie. Le parti si impegnano altresì ad incentivare la disponibilità del mondo dell’imprenditoria e della cooperazione all’assunzione dei soggetti in esecuzione di pena fuori dal carcere. Per realizzare gli impegni convenuti le parti concordano di istituire un tavolo tecnico permanente di lavoro composto da dirigenti e funzionari della Direzione Generale dei Detenuti e Trattamento, per il Ministero della Giustizia, e della Direzione Generale per l’Impiego, l’Orientamento e la Formazione, per il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, da rappresentanti del Coordinamento tecnico delle Regioni e dell’UPI e da altri soggetti che verranno individuati tra quelli più rappresentativi nella materia. Il tavolo di lavoro avrà il compito di: individuare i bisogni di formazione e occupazione dei soggetti in esecuzione di pena; pianificare le azioni e le iniziative necessarie a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro dei soggetti suddetti; promuovere azioni tese a favorire l’inserimento lavorativo dei soggetti in esecuzione di pena ed ex detenuti; attivare esperienze pilota particolarmente innovative; monitorare i risultati delle azioni e dei progetti realizzati; diffondere le "buone prassi". Il tavolo di lavoro presenterà con cadenza annuale ai competenti Dicasteri un rapporto sulle attività avviate, sui risultati raggiunti, sui nodi critici evidenziati, e sulle prospettive previste. Le parti convengono sulla opportunità di avviare azioni specifiche per il monitoraggio e la valutazione di tutte le azioni attivate a livello nazionale e territoriale in modo da avere una visione integrata delle varie iniziative e dei risultati raggiunti. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero della Giustizia si impegnano a realizzare le indicazioni sopraesposte e ad operare in linea con gli obiettivi definiti nel presente protocollo.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Il Ministero della Giustizia
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