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La Provincia presenta il progetto "Relais" Al via il reinserimento nelle aziende artigiane per sessanta ex detenuti
Il Centro, 26 marzo 2002
Verranno reinseriti nel mondo del lavoro sessanta soggetti ex detenuti residenti nella provincia: uomini e donne che saranno occupati in trenta aziende artigianali, molte delle quali nell’area vestina. L’iniziativa è stata presentata ieri, nella sede del Centro di educazione ambientale di Collalto, a Penne, dall’assessore provinciale Donato Di Marcoberardino: «Non è stato facile ottenere il finanziamento europeo di un milione di euro per le procedure programmatiche», ha precisato l’assessore, responsabile delle Politiche del lavoro, «è stato quindi fatto un significativo passo in avanti verso quella giustizia educativa a cui tutti aspiriamo. Le persone a cui è destinato l’intervento hanno oggi la grande occasione di riconciliarsi con il mercato e di superare quella diffidenza discriminatoria che ancora esiste». Il progetto ha dimensione sovranazionale. E’, infatti, parte integrante dell’iniziativa comunitaria "Equal", sulla base della quale la Provincia di Pescara firmerà un accordo di cooperazione con i partners belgi, francesi e olandesi, con l’obiettivo di scambiarsi informazioni ed esperienze reciproche nel campo del reinserimento lavorativo e sociale dei soggetti a rischio di esclusione. I nuovi occupati effettueranno inizialmente corsi di formazione, per poi essere indirizzati nelle aziende artigiane per gli stage professionali: «Le imprese svolgeranno una funzione di tutoraggio: ci sarà quindi anche il giusto ritorno economico per gli occupati. La zona pennese si presta ottimamente a ospitare questo percorso, grazie alla presenza di molte aziende artigiane che daranno il loro contributo alla riuscita del progetto». La Provincia di Pescara sarà l’ente capofila dell’iniziativa, unitamente a provveditorato di Grazia e Giustizia dell’Abruzzo e Molise, Cna, Enfap Uil ed Ebrart, l’associazione che riunisce al suo interno le associazioni artigianali e i sindacati di categoria dei lavoratori. «Siamo impegnati da tempo in diversi progetti per il reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati», conclude l’assessore provinciale, «in quest’ultimo caso abbiamo anche il ruolo decisivo di stabilizzare i risultati e quindi di passare da una sperimentazione a un sistema sostenibile territoriale».
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