|
Al carcere ''Due Palazzi'' di Padova partono i corsi di allenatore e arbitro di volley per i detenuti Iniziativa del Centro Sportivo Italiano di Padova e Tangram
Redattore sociale, 14 aprile 2004
Ripartono al carcere Due Palazzi di Padova i corsi di allenatore o arbitro di volley per i detenuti; l’iniziativa è del Centro Sportivo Italiano di Padova e Tangram, associazione da anni attiva nel penitenziario padovano. I due corsi, che inizieranno in questi giorni si concluderanno a fine anno, prevedono 100 ore per il corso allenatori, 50 per quello di arbitri ed il coinvolgimento – in due sessioni di corsi - di almeno 80 detenuti, che saranno impegnati per tre ore al giorno, due volte la settimana. I corsi saranno tenuti dagli educatori sportivi del Csi padovano, mentre gli psicologi di Tangram attueranno una prima selezione e cureranno il successivo coinvolgimento dei detenuti, per far emergere dalla quotidianità del carcere leader capaci di gestire una squadra e preparati e integerrimi giudici che dovranno intanto imparare e un giorno far rispettare regole di gioco e di comportamento, tanto per restare in tema di metafore. "Tra gioco della pallavolo e carcere le metafore si sprecano: - spiega l’associazione - muro e difesa sono due "fondamentali comuni" mentre il ruolo di libero, se a chi gioca a volley magari non dà proprio grandi soddisfazioni agonistiche e atletiche, per chi oggi è in carcere è certamente l’aspirazione maggiore da realizzare nella società. Allenatore e arbitro hanno nel gergo sportivo un’espressione in comune: chiamano "Cambio!" roteando gli avambracci per richiedere la sostituzione di un giocatore. "Cambio!" può anche essere però una manifestazione di volontà positiva, magari di chiusura con il passato".
|